Dibattito sulla sicurezza alimentare
Circa il 70% delle malattie dei romeni sono provocate da cosa e come mangiano, e gli additivi alimentari sono considerati a livello mondiale la terza causa della mortalità, dopo il consumo di stupefacenti e medicine e dopo gli incidenti stradali. L’uso degli additivi non è giustificato allorquando la dose impiegata mette in pericolo la salute del consumatore, diminuisce il valore nutritivo del prodotto alimentare o nasconde certi difetti notevoli dei prodotti alimentari. La maggioranza contengono additivi e molti si sono dimostrati pericolosi per l’uomo. E’ anche il motivo per cui alcuni Paesi del sud-est europeo hanno segnalato alla Commissione Europea gli standard doppi della qualità dei prodotti. Essi accusano alcune compagnie occidentali di fornire loro prodotti di qualità inferiore, sotto lo stesso marchio utilizzato nell’Occidente.
Mihai Pelin, 20.10.2017, 12:29
Circa il 70% delle malattie dei romeni sono provocate da cosa e come mangiano, e gli additivi alimentari sono considerati a livello mondiale la terza causa della mortalità, dopo il consumo di stupefacenti e medicine e dopo gli incidenti stradali. L’uso degli additivi non è giustificato allorquando la dose impiegata mette in pericolo la salute del consumatore, diminuisce il valore nutritivo del prodotto alimentare o nasconde certi difetti notevoli dei prodotti alimentari. La maggioranza contengono additivi e molti si sono dimostrati pericolosi per l’uomo. E’ anche il motivo per cui alcuni Paesi del sud-est europeo hanno segnalato alla Commissione Europea gli standard doppi della qualità dei prodotti. Essi accusano alcune compagnie occidentali di fornire loro prodotti di qualità inferiore, sotto lo stesso marchio utilizzato nell’Occidente.
In visita a Bucarest, il commissario europeo per salute e sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, ha definito come totalmente inammissibile che ci siano dei prodotti alimentari di doppia qualità, a seconda del Paese europeo in cui sono venduti. Il commissario ha promesso una metodologia comune che consenta ai Paesi membri di fare le analisi necessarie, ma anche un quadro giuridico adeguato. Il responsabile europeo ha sottolineato che questi prodotti alimentari di doppia qualità ledono a lungo termine la salute dei consumatori, il che alla fine significa costi maggiori, in quanto hanno un contenuto più alto di zuccheri, i quali, dopo un consumo a lungo termine, creano dei problemi notevoli, tumori o malattie croniche.
In Romania è stato fondato un gruppo di lavoro, che include rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura, dell’Autorità Sanitaria Veterinaria e della Tutela del Consumatore, per individuare l’eventuale doppio standard di qualità negli alimenti importati dall’ovest europeo. I risultati di uno studio comparativo condotto quest’estate, relativo ad alimenti sospettati di essere di qualità inferiore, hanno indicato delle differenze in 9 dei 29 campioni analizzati, e le autorità romene sostengono che i rispettivi prodotti mettono in pericolo la salute della popolazione. Il tema è stato dibattuto anche a Bratislava, alla fine della settimana scorsa, nell’ambito di un vertice al quale anche la Romania è stata rappresentata, nel tentativo di contrastare la vendita degli alimenti di bassa qualità nei Paesi new entry nell’UE. I partecipanti hanno stabilito un modo di collaborazione, per individuare i prodotti che potrebbero presentare dei parametri di qualità diversi, a seconda dello sbocco. Così, gli esperti romeni lavoreranno insieme agli eurodeputati per regolamentare il settore.