Deficit di bilancio alla fine del 2023
La Romania ha concluso il 2023 con un deficit di bilancio del 5,68% del PIL.
Roxana Vasile, 31.01.2024, 10:55
A Bucarest, il Governo di coalizione PSD-PNL fa i calcoli finali del 2023: le spese più elevate hanno generato un deficit di circa 90 miliardi di lei (18 miliardi di euro), pari al 5,68% del prodotto interno lordo. Il deficit è leggermente inferiore come percentuale nel PIL rispetto a quello registrato nel 2022, ma è superiore di oltre un punto percentuale rispetto alle cifre considerate nella costruzione del bilancio. All’inizio dello scorso anno, l’Esecutivo si era prefisso un obiettivo di 4,4%, ovvero 70 miliardi di lei. Tuttavia, mentre le entrate sono state in qualche modo in linea con il grafico, lo scostamento di bilancio nel capitolo spese è stato di circa 20 miliardi di lei.
Secondo il Ministero delle Finanze, le entrate hanno superato i 521 miliardi di lei, in aumento di oltre il 13%. La loro dinamica è stata sostenuta principalmente dall’evoluzione delle entrate provenienti dai fondi europei, dalle imposte sulle retribuzioni e sui redditi e dai contributi assicurativi. Come percentuale del PIL, le entrate si sono attestate al 32,9%. D’altro canto, le spese sono ammontate a più di 611 miliardi di lei e, come percentuale del Prodotto Interno Lordo, hanno mantenuto il loro peso al livello del 38,6%, registrato anche nel 2022. La pubblicazione Ziarul Financiar sottolinea che, in base ai dati relativi a 11 mesi, il deficit di bilancio è stato pari al 4,64% del PIL, il che significherebbe che il Governo lo abbia reso più profondo alla fine del 2023, a dicembre.
Comunque sia, il primo tema all’ordine del giorno dei colloqui svolti in questi giorni a Bucarest dalle autorità romene con una delegazione del Fondo Monetario Internazionale, riguarda proprio il deficit di bilancio. La Romania si è impegnata a ridurlo gradualmente al 3%, limite previsto dai trattati europei. Sebbene sia lontano da questo obiettivo, la buona notizia è che il deficit del 5,68% nel 2023 è comunque inferiore a quello anticipato dalla Commissione Europea nelle sue previsioni autunnali, cioè del 6,3%, ma anche al di sotto delle aspettative di molti analisti, che lo vedevano al 6%. La Romania è sotto procedura di deficit eccessivo dal 2020, quando si era prefissa di tornare sotto il 3% nel 2024.
Ma sono seguite la pandemia e la guerra nella confinante Ucraina, e di conseguenza Bucarest è stata costretta a negoziare con la Commissione Europea, per il 2023, un obiettivo compreso tra il 5,5 e il 5,7% del PIL. Per il 2024, il bilancio del paese è costruito su un deficit anticipato al 5%. Nel frattempo, per tenerlo sotto controllo, il governo PSD-PNL ha già adottato una serie di misure impopolari. Sono entrati in vigore aumenti delle tasse o ne sono state introdotte altre nuove, sono stati eliminati i voucher nel settore pubblico e congelati incrementi, premi o assunzioni ecc. I sindacati hanno anticipato dallo scorso autunno malcontenti e proteste sociali, il che sta anche accadendo in questo momento.