Decisioni del Consiglio Supremo di Difesa
Convocata dal presidente Klaus Iohannis e con il premier Nicolae Ciucă anche ministro della Difesa ad interim, dopo le dimissioni di Vasile Dîncu, la riunione del Consiglio Supremo di Difesa svoltasi ieri è stata incentrata sulla guerra nella confinante Ucraina e sulle sue implicazioni per la Romania. Le conseguenze del conflitto avviato dalla Russia contro uno stato sovrano si riflettono anche nella regione estesa del Mar Nero, gravando sugli stati della zona, come anche sulla sicurezza euroatlantica e globale nel suo insieme, precisa l’Amministrazione Presidenziale in un comunicato diramato al termine della riunione.
Corina Cristea, 26.10.2022, 11:22
Convocata dal presidente Klaus Iohannis e con il premier Nicolae Ciucă anche ministro della Difesa ad interim, dopo le dimissioni di Vasile Dîncu, la riunione del Consiglio Supremo di Difesa svoltasi ieri è stata incentrata sulla guerra nella confinante Ucraina e sulle sue implicazioni per la Romania. Le conseguenze del conflitto avviato dalla Russia contro uno stato sovrano si riflettono anche nella regione estesa del Mar Nero, gravando sugli stati della zona, come anche sulla sicurezza euroatlantica e globale nel suo insieme, precisa l’Amministrazione Presidenziale in un comunicato diramato al termine della riunione.
I membri del Consiglio hanno discusso del sostegno che la Romania continuerà a fornire all’Ucraina e hanno valutato le proposte per contrastare potenziali minacce, in modo che sia mantenuta la pace nella regione del Mar Nero ed evitata l’espansione del conflitto. Le proposte riguardano principalmente l’attuazione delle decisioni adottate al Vertice NATO di Madrid, il consolidamento delle forze armate, più esercitazioni Alleate sul territorio della Romania, il potenziamento del dialogo con la Turchia, la Bulgaria e la Georgia in riferimento alla sicurezza del Mar Nero, nonchè la valorizzazione delle opportunità economiche e di interconnettività nella regione estesa del Mar Nero.
Il Consiglio ha approvato anche l’aggiornamento del programma Esercito 2040 nelle aree principali: il budgeting del fabbisogno di personale, la riconfigurazione dei programmi di dotazione, come anche la modernizzazione dell’industria della difesa. Approvate anche le proposte del Ministero dell’Energia in merito al miglioramento della resilienza energetica della Romania, per proteggere la popolazione e per assicurare la continuità nella fornitura di energia elettrica e gas naturale, a prezzi che non gravino sui cittadini.
Stimolare gli investimenti a breve e medio termine nello sviluppo della produzione di gas naturale onshore e offshore, utilizzare a breve termine tutte le risorse energetiche a base di carbone al fine di superare la crisi energetica, aumentare la capacità estrattiva dai depositi sotterranei di stoccaggio del gas naturale, nonchè concretizzare il dialogo con i partner esterni per garantire l’accesso a fonti alternative di gas naturale da Azerbaigian, Emirati Arabi Uniti, USA e Arabia Saudita sono stati altrettanti argomenti affrontati ieri dal Consiglio Supremo di Difesa. Inoltre, i suoi membri hanno concluso che, a medio termine, è molto importante mettere in moto reattori nucleari di IV generazione, di piccole dimensioni e modulari, come anche consolidare l’infrastruttura di trasporto dell’energia elettrica e del gas naturale.