Decentramento: fiducia del Governo in Parlamento
E’ la seconda fiducia posta dal Governo Ponta, dopo quella di aprile sul ddl riguardante la restituzione delle proprietà confiscate dal regime comunista.
România Internațional, 18.11.2013, 11:45
E’ la seconda fiducia posta dal Governo Ponta, dopo quella di aprile sul ddl riguardante la restituzione delle proprietà confiscate dal regime comunista.
Il decentramento interessa sette settori — chiave: agricoltura, istruzione, cultura, salute, ambiente, turismo, insieme a quello della gioventù e dello sport. Le istituzioni gestite o finanziate direttamente dalle autorità centrali passeranno ai consigli provinciali o locali, e gli attuali dipendenti manterranno gli stessi salari, spiega il vicepremier socialdemocratico Liviu Dragnea.
“I dipendenti che lavoravano finora nelle istituzioni deconcentrate subordinate ai ministeri saranno trasferiti con tutti i diritti attuali alle istituzioni decentrate, che saranno subordinate alle autorità locali”, ha dichiarato Liviu Dragnea.
Inoltre, la polizia, le agenzie di prestazioni sociali, i cinema e i porti rimarranno nelle strutture centrali. I consigli provinciali o locali decideranno, in molti casi, il regolamento di organizzazione e il numero dei posti delle istituzioni trasferite.
Le autorità centrali manterranno, invece, il controllo sulle metodologie, sulle politiche o sulle verifiche qualitative delle attività. Dall’opposizione, i democratico-liberali annunciano che contesteranno alla Corte Costituzionale il ddl sul decentramento in quanto le procedure della fiducia non sono state avviate ai sensi del regolamento.
“Abbiamo sollecitato più tempo per inoltrare gli emendamenti. Inoltre, la procedura della fiducia non è cominciata bene, in quanto è mancato il quorum negli uffici riuniti del Parlamento”, ha dichiarato il deputato democratico-liberale Mircea Toader.
Sempre dall’opposizione, l’Unione democratica magiari di Romania sostiene fondamentalmente il decentramento. “In 23 anni, abbiamo sempre detto che serve decentramento e che va applicato il principio della sussidiarietà. Dobbiamo avvicinare le decisioni alle comunità locali”, ha detto il leader dell’Unione, Kelemen Hunor, aggiungendo di avere, però, alcuni emendamenti alla bozza presentata dal Governo.