Dalla brigata multinazionale alla dotazione dell’esercito
Il Consiglio Supremo di Difesa ha convenuto, allinizio di questa settimana sulla formazione di un gruppo di lavoro inter-istituzionale che si faccia carico delle pratiche per la creazione di una brigata multinazionale della NATO in Romania. Le pratiche sono numerose e alcune molto complesse: si tratta, tra laltro, di garantire le condizioni, secondo gli standard alleati, offerte dal Paese ospitante per accogliere soldati provenienti da altri Paesi, ma anche di discussioni attive, a livello militare e diplomatico.
Roxana Vasile, 29.07.2016, 15:25
Esistono già risposte favorevoli, anche se non tutte si sono concretizzate, da parte di almeno sei membri dellAlleanza. Si sa che la Polonia invierà una compagnia e la Bulgaria circa 400 militari. Giovedì, il ministro della Difesa, Mihnea Motoc, ha offerto ulteriori chiarimenti: “La brigata multinazionale avrà alla base una brigata romena già esistente. Non potrei svelare il suo collocamento, ma essa esiste già. In più, il suo livello di addestramento è molto alto, secondo gli standard della NATO, è dotata di tecnica moderna di combattimento e il suo livello è di oltre 3.000 militari.”
Come dichiarava il presidente Klaus Iohannis, le autorità di Bucarest sono molto ambiziose e i militari romeni si sono prefissi di creare la brigata multinazionale entro i mesi di marzo o aprile. Il concetto della NATO di sicurezza avanzata sul fianco est, decisa di recente al vertice di Varsavia e che riguarda direttamente la Romania, prevede, inoltre il rafforzamento della presenza alleata tramite due componenti, marittima e aerea, nella zona del Mar Nero.
Laffermazione dellimportanza strategica particolare del Mar Nero rappresenta una prima, per cui il ministro degli Esteri, Lazăr Comănescu, ha affermato: “E la prima volta che il Mar Baltico, il nord dellAtlantico e il Mar Nero sono trattati alla pari, come zone di importanza strategica per la sicurezza dellintera Alleanza.”
Consapevole della necessità di rafforzare la sicurezza nellattuale contesto geo-politico internazionale estremamente complicato, la Romania continuerà le azioni di finanziamento del suo esercito. A tale scopo, Bucarest stanzierà il 2% del PIL alla Difesa nel 2017 e desidera mantenere questo livello per un decennio. Di particolare importanza è la struttura del budget; questanno, ad esempio, quasi un terzo dei fondi sono stati stanziati alla dotazione e alla modernizzazione.
Un impegno finanziario speciale è quello per le forze navali, cioè per la modernizzazione delle due fregate romene e per il possibile acquisto di corvette multiruolo. E in corso di preparazione anche il lancio di accordi per lacquisto di veicoli di vario tipo destinate alle forze terrestri. Sempre per le forze terrestri, va avanti la dotazione di sistemi informatici e di comunicazione performanti.