Crisi: proroga per l’accordo preventivo Romania – FMI
Al termine della missione congiunta di due settimane con gli esperti della Commissione europea e della Banca mondiale, il capo della delegazione del Fondo monetario internazionale a Bucarest, Erik de Vrijer, ha dichiarato che raccomanderà al board la proroga dell’attuale accordo di tipo preventivo con la Romania per altri tre mesi, dopo la scadenza a fine marzo, per concedere al Governo il tempo necessario ad attuare le riforme strutturali assunte.
România Internațional, 30.01.2013, 14:53
Al termine della missione congiunta di due settimane con gli esperti della Commissione europea e della Banca mondiale, il capo della delegazione del Fondo monetario internazionale a Bucarest, Erik de Vrijer, ha dichiarato che raccomanderà al board la proroga dell’attuale accordo di tipo preventivo con la Romania per altri tre mesi, dopo la scadenza a fine marzo, per concedere al Governo il tempo necessario ad attuare le riforme strutturali assunte.
Si tratta della riduzione degli arretrati, ma anche delle misure volte a rendere efficaci le compagnie statali, come la privatizzazione della Divisione Merci delle Ferrovie dello Stato, la quotazione del 15% delle azioni della compagnia Transgaz o l’avvio delle simili procedure per la neocreata Compagnia nazionale energetica Oltenia.
I rappresentanti dei finanziatori internazionali spiegano che la Romania non può più contare su massicci influssi di investimenti stranieri diretti per accelerare la crescita economica, stimata dal FMI all’1,5% nel 2013.
Per avere crescita economica, la Romania deve contare sui propri sforzi. Riteniamo che ci siano delle possibilità promettenti per ottenere questa cosa, come quella che il Governo rafforzi gli impegni per ottenere finanziamenti europei per i progetti infrastrutturali e non solo. Ma ciò non basta e, comunque, non ci si può basare solo su questo, poichè, spesso nel passato, siamo rimasti delusi dal livello di assorbimento effettivamente raggiunto. Perciò, ci siamo orientati verso settori economici in cui l’attività può essere migliorata e che sono in grado di contribuire alla crescita, come l’energia e i trasporti”, ha dichiarato Erik de Vrijer.
Il rappresentante del FMI ha definito come molto equilibrato il bilancio per il 2013, sia come spese che come entrate alle casse dello stato, che consentiranno gli incrementi pensionistici del 4%, il ripristino dei salari nel settore pubblico al livello anteriore ai tagli del 25% imposti dall’austerità nel 2010, nonchè il pagamento degli oneri dello stato al sistema sanitario nei tempi previsti.
Erik de Vrijer è fiducioso che il governo porterà a termine gli impegni assunti, però ha richiamato l’attenzione che, se non verranno attuati entro fine giugno, l’intesa col Fondo scadrà e non sarà più negoziato un altro accordo di prestito con la Romania. (trad. Iuliana Anghel)