Crisi da Covid-19: effetti economici
La pandemia di Covid-19 ha provocato nella prima metà dellanno una forte contrazione delleconomia della Romania. Secondo lIstituto Nazionale di Statistica, il Pil ha registrato, nel secondo trimestre, un calo del 12,3% rispetto al primo trimestre dellanno. A questo risultato hanno contribuito tutti i rami delleconomia. I contributi negativi più significativi sono stati quelli dellindustria, il cui volume di attività si è ridotto di circa il 14%, delle attività culturali e di svago, delle riparazioni di elettrodomestici e di altri servizi, il cui volume di attività è calato di quasi il 30%. Contributi positivi hanno portato ledilizia, le informazioni, le comunicazioni, la pubblica amministrazione e la difesa, la previdenza pubblica, listruzione, la sanità e lassistenza sociale.
Daniela Budu, 09.09.2020, 14:11
La pandemia di Covid-19 ha provocato nella prima metà dellanno una forte contrazione delleconomia della Romania. Secondo lIstituto Nazionale di Statistica, il Pil ha registrato, nel secondo trimestre, un calo del 12,3% rispetto al primo trimestre dellanno. A questo risultato hanno contribuito tutti i rami delleconomia. I contributi negativi più significativi sono stati quelli dellindustria, il cui volume di attività si è ridotto di circa il 14%, delle attività culturali e di svago, delle riparazioni di elettrodomestici e di altri servizi, il cui volume di attività è calato di quasi il 30%. Contributi positivi hanno portato ledilizia, le informazioni, le comunicazioni, la pubblica amministrazione e la difesa, la previdenza pubblica, listruzione, la sanità e lassistenza sociale.
Il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, afferma che leconomia romena registrerà una crescita al limite nel terzo trimestre ed eviterà, così, la recessione tecnica, ossia due trimestri consecutivi di calo del Pil. Il ministro aggiunge che nel prossimo trimestre il maggiore rischio deriva dal contributo dellagricoltura al Pil, ma sottolinea il ruolo positivo degli investimenti. Persino in queste condizioni, lanalista economico Aurelian Dochia crede che sia poco probabile che al termine dellanno il calo del Pil sia di solo 4 punti percentuali, come preconizzato dal Governo.
“La statistica ha confermato che nella prima metà dellanno leconomia della Romania ha subito una forte contrazione, in linea con molte economie europee e persino economie da altre parti del mondo. È difficile credere che, entro la fine dellanno, le cose miglioreranno tanto che il calo del Pil sia inferiore al 4%, come preconizzato dal Governo, perchè dobbiamo recuperare un calo del 10%. Non è per niente facile, nel contesto in cui i timori che fanno stagnare leconomia sono ancora molto forti e leconomia europea e le economie dei principali partner della Romania, innanzittutto della Germania, danno qualche segno di ripresa, ma è poco probabile che tornino molto presto ai precedenti livelli. Cosicchè, per tutto lanno, probabilmente il calo del PIL della Romania si attesterà al 5-6%”, ha precisato Aurelian Dochia.
Nello stesso contesto della pandemia, unanalisi dellIstituto Nazionale di Statistica rileva che, oltre un terzo delle famiglie in Romania riescono a coprire con difficoltà o grande difficoltà le spese correnti della vita, e se vengono considerate anche quelle che dichiarano una certa difficoltà nella copertura delle spese quotidiane, si giunge al 77% del totale delle famiglie. Secondo lindagine, solo per una su cinque famiglie le spese non pongono particolari problemi, queste essendo superate facilmente. Lindagine rileva, inoltre, che oltre la metà delle famiglie considerano che il reddito necessario per coprire le spese correnti dovrebbe essere maggiore di 3000 lei al mese (oltre 600 euro).