Crimea: apprensione per scenario bis Donetsk e Transnistria
Dopo l’annessione della Crimea alla Russia, la tensione resta alta nella zona. La regione di Donetsk, al confine orientale dell’Ucraina, è stata teatro di manifestazioni in cui le bandiere ucraine sono state sostituite da quelle russe, e la regione è stata proclamata repubblica sovrana. I manifestanti hanno deciso di convocare un referendum su questo tema il mese prossimo.
Valentin Țigău, 08.04.2014, 12:38
Dopo l’annessione della Crimea alla Russia, la tensione resta alta nella zona. La regione di Donetsk, al confine orientale dell’Ucraina, è stata teatro di manifestazioni in cui le bandiere ucraine sono state sostituite da quelle russe, e la regione è stata proclamata repubblica sovrana. I manifestanti hanno deciso di convocare un referendum su questo tema il mese prossimo.
In precedenza, il premier di Kiev, Arseniy Yatsenyuk, aveva denunciato un piano della Russia sullo smembramento dell’Ucraina. Un altro focolaio di instabilità tende a divampare al confine tra l’Ucraina e la Moldova. Si tratta della regione separatista della Transnistria, dove il leader locale Evgeni Sevchuk, ha proposto l’applicazione del precedente Crimea anche in Transnistria, e ha chiesto ai leader di Chisinau di riconoscere l’indipendenza di questa regione con popolazione a maggioranza russofona.
“Il nostro sogno è una Transnistria fiorente accanto alla Russia”, ha detto Sevchuk. Intanto, le autorità di Tiraspoli hanno sollecitato il rinvio della riunione in formato 5+2 sulla soluzione dello status giuridico della Transnistria, che doveva tenersi il 10 e l’11 aprile a Vienna.
Alla fine dello scorso mese, la Russia ha condotto esercitazioni militari in Transnistria, dove mantiene, dopo la saguinosa guerra del 1992, centinaia di militari, nonostante i ripetuti appelli internazionali a ritirarli. Anni fa, l’ex generale russo Alexandr Lebed minacciava che i carri armati dell’esercito di Mosca in Transnistria sono capaci di occupare in poche ore Chisinau e arrivare altrettanto velocemente anche a Bucarest.
Il presidente della Moldova, Nicolae Timofti, ha espresso la preoccupazione su un eventuale scenario Crimea bis, che i leader filorussi della Gagauzia vedono applicato anche in questa regione autonoma che fa parte sempre della Moldova.
Massima preoccupazione in Romania, che confina sia con la Moldova che con l’Ucraina. “Da capo dello stato — dichiarava il presidente Traian Basescu durante un recente incontro con il collega moldavo — l’ho detto e lo ripeto: la Crimea è solo una puntata. La Romania tira un segnale d’allarme sui rischi alla sicurezza in Moldova”, ha detto Traian Basescu.
La Moldova è collegata alla Romania dalla comunanza storica e linguistica. Le autorità di Bucarest hanno sostenuto costantemente il percorso europeo dello stato confinante, che a giugno entrerà in una nuova tappa, con la firma dell’Accordo di associazione all’UE.