Crescite salariali per i settori sanità ed istruzione
La Corte Costituzionale della Romania ha deciso che la legge che modifica lordinanza sulla retribuzione dei dipendenti statali è costituzionale, dopo aver bocciato le segnalazioni del PNL e del Governo. La decisione della Corte è definitiva e generalmente obbligatoria. Il Governo e 65 deputati liberali hanno formulato obbiezioni di incostituzionalità alla legge sulla retribuzione dei pubblici dipendenti. La plenaria della Camera dei Deputati ha adottato, il 7 novembre, lordinanza durgenza con gli emendamenti recati dalle commissioni di specialità, che propongono aumenti salariali nellIstruzione e nella Sanità in media del 15%.
Daniela Budu, 15.12.2016, 17:20
Il premier Dacian Ciolos annunciava, l8 novembre, che il Governo contesta alla CC la legge che introduceva questi aumenti. Ciolos ha accusato che le modifiche recate allordinanza nel Parlamento sono state fatte in seguito ad un approccio populistico, elettorale della politica salariale, senza unanalisi e senza un dibattito solido, che rischia di mettere qualsiasi futuro governo nellimpossibilità di adottare una legge sulla retribuzione unitaria, atta a risolvere le inequità nel sistema pubblico. Ciolos ha pure affermato che non è possibile che i parlamantari non abbiano saputo della Legge sulla responsabilità fiscale e di bilancio, stando alla quale 6 mesi prima delle elezioni politiche non si possono più adottare leggi su aumenti salariali. Il premier ha precisato che la legge stipula che le istituzioni pubbliche non possono adottare simili leggi, e il Parlamento è unistituzione pubblica.
Il presidente Klaus Iohannis ha già deciso di promulgare la legge sugli aumenti salariali nellistruzione e nella sanità. Liviu Dragnea, il leader del Partito Socialdemocratico, che ha stravinto le elezioni politiche dell11 dicembre e che ha promosso questi aumenti nonostante lopposizione del Governo, si è detto pronto ad applicarli dal 1 gennaio prossimo. Dragnea ha precisato che il PSD ha preso in calcolo questi aumenti nel progetto di bilancio presentato sin dalla campagna elettorale, cosi come ha preso in calcolo anche laumento del salario minimo garantito a 1.450 lei sempre a partire dal 1 gennaio del 2017. Anche lex coordinatore della campagna elettorale del PNL, Gheorghe Falca, ha commentato il no della CC alla contestazione dei liberali, dichiarando che “è sempre contento quando nellamministrazione crescono i salari”. Falca ha aggiunto però che aspetta una legge sulla retribuzione unitaria affinchè non ci siano più inequità nel sistema retributivo e, ovviamente, una crescita costante dei salari dei dipendenti della pubblica amministrazione locale e centerale in concomitanza con la crescita economica della Romania. Daltra parte, il ministro del Lavoro, Dragos Paslaru, che si è opposto alle misure, ha affermato, dopo la decisione della CC, che “le risorse sono limitate” e che “qualcuno dovrà pagare il conto – sia altri dipendenti statali, sia noi tutti”. (traduzione di Adina Vasile)