Covid: il primo studio romeno sull’efficacia dei vaccini
La pandemia di COVID-19 continua a creare problemi a livello mondiale. LOrganizzazione Mondiale della Sanità ha ammonito che il mondo rischia di perdere la lotta contro il nuovo coronavirus. A causa delle nuove varianti del virus, ma anche di altri fattori, diversi Paesi si confronteranno con nuovi focolai da Covid-19. Più precisamente, il virus continua a diffondersi inclusivamente nel contesto dellallentamento delle restrizioni agli spostamenti e assembramenti, dellinosservanza delle misure di sicurezza, ma anche di un mancato accesso equo ai vaccini. In Romania, le autorità affermano che limunizzazione resta la soluzione più accessibile per proteggersi contro il Covid-19.
Mihai Pelin, 18.08.2021, 14:31
La pandemia di COVID-19 continua a creare problemi a livello mondiale. LOrganizzazione Mondiale della Sanità ha ammonito che il mondo rischia di perdere la lotta contro il nuovo coronavirus. A causa delle nuove varianti del virus, ma anche di altri fattori, diversi Paesi si confronteranno con nuovi focolai da Covid-19. Più precisamente, il virus continua a diffondersi inclusivamente nel contesto dellallentamento delle restrizioni agli spostamenti e assembramenti, dellinosservanza delle misure di sicurezza, ma anche di un mancato accesso equo ai vaccini. In Romania, le autorità affermano che limunizzazione resta la soluzione più accessibile per proteggersi contro il Covid-19.
Il coordinatore della campagna vaccinale nazionale, il medico militare Valeriu Gheorghiță, ha presentato la prima analisi preliminare dei dati sullefficacia della vaccinazione contro il Sars-Cov-2. Secondo lanalisi, le persone vaccinate sono molto più protette contro la malattia, perchè le chance che sviluppino una forma grave sono molto più ridotte. Lo studio rileva che lefficacia nel prevenire il contagio è del 90%. Allo stesso tempo, una persona completamente vaccinata è dieci volte più protetta rispetto a una non vaccinata. Per quanto riguarda lefficacia nel prevenire il ricovero ospedaliero, ununica dose di vaccino, a più di 14 giorni dalla somministrazione, ha unefficacia del 67%, che sale ad oltre il 92% se la persona è completamente vaccinata. Cosi, una persona vaccinata con ambo le dosi ha un rischio 12 volte minore di finire in ospedale. Inoltre, secondo lo studio, limunizzazione fa calare 14 volte il rischio di decesso, lefficacia essendo di oltre il 93% nel caso delle persone completamente vaccinate.
I dati sono stati raccolti per 4 mesi, tra febbraio e fine maggio. I dati raccolti, invece, in altri Paesi rilevano che lefficacia dei vaccini si mantiene ad oltre il 90% anche nel caso della variante indiana Delta, in termini di prevenzione del ricovero ospedaliero, di sviluppo di forme gravi e di decesso – ha aggiunto Valeriu Gheorghiță. Allinizio di questo mese, secondo la France Press, metà della popolazione dellUe era completamente vaccinata contro il COVID-19. 13 dei 27 stati membri avevano, già, superato la soglia del 50%, secondo il modello dei quattro stati più popolosi dellUe: Spagna (58%), Italia (54%), Francia (53%) e Germania (52%). Le più alte percentualidi popolazione completamente vaccinatasi registravano in Malta (74%) e Belgio (59%). Al polo opposto la Bulgaria (14%), superata solo dalla Romania, dove, attualmente, solo poco oltre 5 milioni di persone sono completamente vaccinate. Sono 4 i vaccini anti-COVID-19 approvati finora nellUe: Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca-Oxford e Johnson&Johnson. Ungheria e Slovacchia utilizzano anche i sieri sviluppati in Russia e Cina, ancora non approvati dallAgenzia Europea per i Medicinali.