COVID-19: via libera dal Parlamento allo stato di allerta in Romania
Dopo i due mesi di stato di emergenza indetto dal presidente Klaus Iohannis per l’emergenza coronavirus, la plenaria del Parlamento di Bucarest ha votato ieri il decreto del Governo che istituisce lo stato di allerta per 30 giorni in Romania. La normativa prevede l’uso obbligatorio della mascherina protettiva negli spazi pubblici chiusi, sui mezzi pubblici di trasporto, sul posto di lavoro e negli spazi commerciali. Restano vietati i raduni e i concerti, nonchè i gruppi di oltre tre persone all’interno delle località. Gli spostamenti fuori dalle località di residenza sono permessi in base al modulo di autocertificazione.
Leyla Cheamil, 21.05.2020, 12:30
Dopo i due mesi di stato di emergenza indetto dal presidente Klaus Iohannis per l’emergenza coronavirus, la plenaria del Parlamento di Bucarest ha votato ieri il decreto del Governo che istituisce lo stato di allerta per 30 giorni in Romania. La normativa prevede l’uso obbligatorio della mascherina protettiva negli spazi pubblici chiusi, sui mezzi pubblici di trasporto, sul posto di lavoro e negli spazi commerciali. Restano vietati i raduni e i concerti, nonchè i gruppi di oltre tre persone all’interno delle località. Gli spostamenti fuori dalle località di residenza sono permessi in base al modulo di autocertificazione.
Una delle modifiche apportate dal Parlamento prevede che il Governo, tramite il Ministero della Salute, avrà l’obbligo di rendere disponibili alle autorità locali mascherine gratuite destinate alle persone sfavorite. Ai sensi di un altro emendamento, spetta alle autorità locali nominare, sospendere e revocare le persone che ricoprono incarichi dirigenziali nelle stutture sanitarie subordinate. Il voto del Parlamento ha generato nuove polemiche. L’opposizione ha criticato il documento elaborato dal Governo liberale. Il capogruppo socialdemocratico alla Camera dei Deputati, Alfred Simonis, ha dichiarato che il Parlamento non si fida del Governo, per cui il suo partito ha portato degli emendamenti al decreto sullo stato di allerta.
Alfred Simonis afferma che la Romania è entrata in crisi economica, e il gabinetto liberale presieduto da Ludovic Orban non ha preso alcuna misura favorevole alla popolazione e alle imprese. La ripresa economica non si fa nè con restrizioni infinite, nè con multe, che servono per i vostri piani di bilancio e riempire i buchi. Non permetteremo gli abusi, non permetteremo restrizioni assurde e non permetteremo la proroga di questo stato all’infinito. Perciò, va bene il fatto che dovete venire al Parlamento ogni volta che volete istituire questo stato di allerta, ha detto il deputato Alfred Simonis.
A loro volta, i liberali hanno criticato gli emendamenti imposti dai socialdemocratici, che accusano di bloccare l’attività del Governo. Anzichè incutere fiducia ai romeni, anzichè dire E’ una situazione difficile, ma insieme ce la faremo, altro non fate che distruggere sistematicamente le azioni del Governo. Non fate altro che bloccare la sua attività con tutti i mezzi. Confidiamo negli specialisti e negli epidemiologi, quindi riteniamo che sono loro a dover parlare, mentre noi dobbiamo tacere, ha dichiarato il capogruppo liberale alla Camera, Florin Roman.
L’Unione Salvate Romania, il Partito del Movimento Popolare e l’Unione Democratica Magiari di Romania hanno sottolineato che la Romania necessita di misure concrete per superare l’attuale crisi. Gli unici a non aver votato il decreto sullo stato di allerta sono stati i parlamentari di PRO Romania e ALDE.