Covid-19: vaccinazione, intenzioni e timori
La vaccinazione è la via più sicura per fermare il diffondersi del virus, ha ribadito nuovamente ieri il presidente Klaus Iohannis, esortando i romeni a utilizzare tutte le agevolazioni per vaccinarsi: la piattaforma online, le unità mobili o quelle organizzate dalle compagnie. La dichiarazione giunge dopo che, questa settimana, il numero dei posti disponibili a livello nazionale per la vaccinazione anti-COVID-19 ha superato, per la prima volta, quello delle persone iscritte sulle liste d’attesa. Il capo dello stato ha accennato al modello di successo di altri Paesi che sono riusciti a raggiungere un livello sufficiente d’immunizzazione della popolazione e hanno cominciato ad allentare sempre di più le misure anti-epidemiche.
Eugen Coroianu, 22.04.2021, 12:40
La vaccinazione è la via più sicura per fermare il diffondersi del virus, ha ribadito nuovamente ieri il presidente Klaus Iohannis, esortando i romeni a utilizzare tutte le agevolazioni per vaccinarsi: la piattaforma online, le unità mobili o quelle organizzate dalle compagnie. La dichiarazione giunge dopo che, questa settimana, il numero dei posti disponibili a livello nazionale per la vaccinazione anti-COVID-19 ha superato, per la prima volta, quello delle persone iscritte sulle liste d’attesa. Il capo dello stato ha accennato al modello di successo di altri Paesi che sono riusciti a raggiungere un livello sufficiente d’immunizzazione della popolazione e hanno cominciato ad allentare sempre di più le misure anti-epidemiche.
“Anche noi siamo sempre più vicini al momento in cui potremo tornare alla normalità, organizzare concerti, spettacoli, riaprire l’industria dell’ospitalità, affinché i romeni abbiano un’estate tranquilla, possano andare in vacanza nel Paese e all’estero in condizioni di sicurezza. L’unica condizione è continuare la vaccinazione a un livello elevato”, ha precisato Klaus Iohannis. “Siamo ancora in piena pandemia. Non pensiate che con l’arrivo della primavera la pandemia sia finita. Purtroppo non è così. Le misure imposte, le cosiddette “restrizioni” non pongono fine alla pandemia. Queste restrizioni diminuiscono l’impatto, rallentano il diffondersi del virus, di modo che i nostri eroi in prima linea, il personale sanitario, abbiano la possibilità di curare le persone che purtroppo arrivano in condizioni gravi. C’è un’unica via d’uscita dalla pandemia e questa è la vaccinazione”, ha detto il capo dello stato.
Il presidente ha partecipato all’inaugurazione di un’unità mobile di vaccinazione e si è detto contento dell’attuale andamento della campagna, con oltre 90.000 persone vaccinate al giorno. Dal canto suo, la nuova ministra della Salute, ha dichiarato che inoltrerà al governo un’ordinanza d’urgenza per agevolare la vaccinazione presso i gabinetti dei medici di base. È necessario portare la vaccinazione a persone e in luoghi in cui non siamo riusciti ad arrivare finora. Nei prossimi mesi, vanno sfruttate tutte le risorse possibili per l’immunizzazione dei cittadini, perché solo così diminuirà il numero di persone che hanno bisogno di cure mediche, ha aggiunto Ioana Mihăilă.
Un sondaggio demoscopico commissionato dalla rete MedLife rileva che l’intenzione dei romeni a vaccinarsi è inferiore alle attese iniziali e che solo circa il 30% della popolazione che ha superato i 16 anni si vaccinerà entro la fine dell’anno. La paura degli effetti avversi a lungo o medio termine è il principale motivo del rifiuto di immunizzarsi. L’istruzione è uno dei principali fattori che influiscono fortemente sull’intenzione di vaccinarsi: più alto è il livello dell’istruzione, tanto più elevato è il tasso di vaccinazione, si legge nella ricerca.