Covid-19: Romania valuta possibilità Green Pass obbligatorio
Il dibattito sull’introduzione della certificazione verde per certe categorie professionali in Romania non è nuovo. Il gran numero di antivaccinisti e vaccinoscettici, che si riflette nel basso tasso di immunizzazione – il penultimo nell’Unione Europea – rende il dibattito ancor più utile. Al Parlamento è arrivato un ddl che prevede il green pass obbligatorio al lavoro per il personale sanitario, i dipendenti del Ministero della Salute, dell’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità, della Cassa Sanitaria Nazionale e delle istituzioni subordinate. Lo stesso vale per il personale degli ospedali privati.
Ştefan Stoica, 15.10.2021, 10:57
Il dibattito sull’introduzione della certificazione verde per certe categorie professionali in Romania non è nuovo. Il gran numero di antivaccinisti e vaccinoscettici, che si riflette nel basso tasso di immunizzazione – il penultimo nell’Unione Europea – rende il dibattito ancor più utile. Al Parlamento è arrivato un ddl che prevede il green pass obbligatorio al lavoro per il personale sanitario, i dipendenti del Ministero della Salute, dell’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità, della Cassa Sanitaria Nazionale e delle istituzioni subordinate. Lo stesso vale per il personale degli ospedali privati.
La certificazione deve indicare una delle seguenti condizioni: vaccinazione anti-Covid 19, il possessore ha superato la malattia e si trova nel periodo compreso tra il 15/o e il 180/o giorno ulteriore all’accertamento del contagio dal SARS-COV-2, oppure esito negativo di un test PCR o antigenico rapido. Per le strutture pubbliche, le spese dei tamponi saranno a carico dei dipendenti. Invece, per le persone che attestano con certificazione medica di essere soggette a controindicazioni alla vaccinazione, i test saranno pagati dai datori di lavoro. Per le strutture private, in base alle proprie procedure, i costi saranno a carico dei dipendenti o del datore di lavoro.
Il ministro della Salute ad interim, Cseke Atilla, ha precisato che, rispetto alla variante al momento al dibattito pubblico, la nuova versione prevede la certificazione digitale anche per il Ministero della Salute e gli enti subordinati, rispettivamente la Cassa Sanitaria Nazionale e le strutture ad essa subordinate. Il premier ad interim Florin Cîţu va oltre e si pronuncia per il Green Pass obbligatorio in tutte le attività economiche. Se vogliamo continuare ad avere un’economia aperta, ritengo che questa misura fosse di grande aiuto, ha sottolineato il premier.
Con oltre 130.000 morti, l’Italia ha pagato un doloroso prezzo sin all’inizio della pandemia. Ora, il Paese è all’avanguardia delle misure volte a sconfiggere la resistenza alla vaccinazione. La certificazione verde è obbligatoria da oggi nella Penisola sia nel settore pubblico che in quello privato. La vaccinazione era già obbligatoria per il personale medico, e la certificazione verde imposta a quello scolastico. Il Governo Draghi ha valutato, però, che ciò non bastava per garantire un livello di immunità in grado di prevenire nuovi focolai di Covid-19, che avrebbero potuto perturbare l’attività economica, nota l’AFP. In Italia, oltre l’80% della popolazione in età superiore ai 12 anni ha completato il ciclo vaccinale e almeno l’85% ha ricevuto almeno la prima dose. La misura che entra in vigore oggi è volta a incoraggiare la vaccinazione, ma deve affrontare l’opposizione di milioni di dipendenti.