Covid-19: Romania, soluzioni per rilanciare vaccinazione
Il bilancio giornaliero dei contagi da Covid-19 in Romania riconferma la bassa curva epidemiologica delle ultime settimane, con decine di nuovi casi nell’intero Paese. D’altronde, alcune province in metà del Paese non hanno registrato più alcun caso, cosicchè il tasso di positività si aggira complessivamente sullo 0,3%. Gli ospedali non sono più presi d’assalto, i reparti di terapia intensiva non funzionano più sotto la pressione dell’ondata di pazienti, e il bilancio dei decessi è bassissimo. Ma anche così gli specialisti e le autorità temono la variante Delta, di cui si prevde una rapida e dominante diffusione nell’intero mondo.
Roxana Vasile, 13.07.2021, 11:59
Il bilancio giornaliero dei contagi da Covid-19 in Romania riconferma la bassa curva epidemiologica delle ultime settimane, con decine di nuovi casi nell’intero Paese. D’altronde, alcune province in metà del Paese non hanno registrato più alcun caso, cosicchè il tasso di positività si aggira complessivamente sullo 0,3%. Gli ospedali non sono più presi d’assalto, i reparti di terapia intensiva non funzionano più sotto la pressione dell’ondata di pazienti, e il bilancio dei decessi è bassissimo. Ma anche così gli specialisti e le autorità temono la variante Delta, di cui si prevde una rapida e dominante diffusione nell’intero mondo.
Si parla con insistenza della quarta ondata pandemica, che potrebbe verificarsi in autunno anche in Romania. Le autorità ribadiscono che l’unico modo di prevenire i nefasti effetti della nuova variante è la vaccinazione di un numero quanto più elevato di persone. Nel tentativo di rilanciarla, il responsabile della campagna vaccinale, il medico militare Valeriu Gheorghiţă, si sta consultando con gli specialisti. Un primo incontro è stato quello con Cătălin Ţucureanu, ricercatore scientifico di immunologia e vaccinologia presso l’Istituto Cantacuzino di Bucarest, il quale spiega che la migliore strategia per ridurre la circolazione del virus è il ciclo vaccinale completo.
Importante è quanto sia elevato il tasso di vaccinazione, per riuscire a controllatre veramente l’epidemia. Se guardiamo alla Gran Bretagna, soprattutto alla popolazione non vaccinata, ma anche ale persone che hanno ricevuto un’unica somministrazione, vediamo una notevole diffusione della variante Delta. Sono già arrivati a superare un terzo dei casi registrati a gennaio, durante la precedente ondata che interessava la variante Alfa. Nel Sudafrica, Paese con una copertura vaccinale compresa tra il 5 e il 7%, il ceppo Delta sta generando una nuova ondata di contagi, spiega Cătălin Ţucureanu.
In Romania è vaccinato anti-Covid un quarto della popolazione, per la maggior parte con il ciclo completato. Quindi c’è ancora strada da percorrere fino al 70% prefisso dalle autorita’ che, per attirare la gente a immunizzarsi, stanno allestendo dei centri vaccinali anche in spazi inediti. Ad esempio, un centro drive-through sarà aperto il 17 luglio su Transalpina, una delle più spettacolari strade di Romania, nei Carpazi Meridionali, ad un’altitudine di 2.145 metri. Le prime 50 persone che si faranno vaccinare in questo centro riceveranno anche biglietti a concerti.