COVID-19: Romania, prorogato stato di allerta
L’intero mondo continua a confrontarsi con le sfide generate dalla pandemia di COVID-19 e tenta di trovare le migliori soluzioni, visto che è difficile stimare quando passerà il pericolo che ha cambiato le nostre vite. Gli effetti generati dal nuovo coronavirus sono visibili ugualmente nel sistema sanitario, nell’economia, sul mercato del lavoro o nei rapporti interumani. In seguito alla salita dei contagi, il Governo di Bucarest ha deciso di prorogare di altri 30 giorni lo stato di allerta in Romania, a partire da oggi, per contenere il diffondersi della pandemia e i suoi effetti.
Leyla Cheamil, 15.10.2020, 12:42
L’intero mondo continua a confrontarsi con le sfide generate dalla pandemia di COVID-19 e tenta di trovare le migliori soluzioni, visto che è difficile stimare quando passerà il pericolo che ha cambiato le nostre vite. Gli effetti generati dal nuovo coronavirus sono visibili ugualmente nel sistema sanitario, nell’economia, sul mercato del lavoro o nei rapporti interumani. In seguito alla salita dei contagi, il Governo di Bucarest ha deciso di prorogare di altri 30 giorni lo stato di allerta in Romania, a partire da oggi, per contenere il diffondersi della pandemia e i suoi effetti.
Lo stato di allerta, già prorogato per altre quattro volte di seguito, era stato preceduto da due mesi di stato di emergenza, indetto dal 16 marzo. Il decreto governativo adottato ieri prevede l’uso obbligatorio della mascherina negli spazi affollati nelle zone in cui l’incidenza è compresa tra 0-3 contagi per mille abitanti e a 50 metri di distanza dalle scuole. Nelle zone in cui l’incidenza supera 3/1000, la mascherina è obbligatoria in tutti gli spazi aperti. Le autorità di Bucarest hanno indicato anche le condizioni in cui potranno rimanere aperti i ristoranti e le sale spettacoli.
Ad un’incidenza compresa tra lo zero e l’1,5 per mille, i ristoranti, le caffetterie, i cinema potranno funzionare al 50% della capienza, mentre dall’1,5 al 3/1000 al 30%. Se sarà superiore al 3/1000, allora, purtroppo, rimaranno chiusi, ha spiegato il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza e segretario di stato al Ministero dell’Interno, Raed Arafat, ricordando che permane il divieto degli eventi privati con gran numero di partecipanti e che, durante la campagna elettorale per le politiche previste a dicembre, i comizi potranno riunire al massimo 20 persone negli spazi interni e 50 all’aperto.
Il segretario di stato Raed Arafat ha indicato anche l’obbligatorietà dei tamponi settimanali per il personale che lavora nei centri residenziali, effettuati dalle Direzioni di Pubblica Sanità. Intanto, i cittadini in arrivo in Romania per un periodo di tre giorni dovranno presentare un tampone negativo al nuovo coronavirus. Per i soggiorni superiori, vige la quarantena di 14 giorni. Sull’elenco dei Paesi a rischio si ritrovano gli Stati Uniti d’America, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Belgio. La Romania si confronta negli ultimi giorni con una salita dei contagi, che hanno superato persino i 4000 in 24 ore. Centinaia di pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive e ogni giorno decine di romeni perdono la lotta contro il virus.