COVID-19: Romania, proroga stato di allerta
In Romania resta in vigore lo stato di allerta anche durante le feste, sullo sfondo della pandemia di coronavirus. La decisione tramite cui il Governo l’ha prorogato di altri 30 giorni, è entrata in vigore oggi. Lo stato di allerta, prorogato più volte di seguito, è stato istituito alla metà dello scorso maggio, dopo che, per due mesi a cominciare dal 16 marzo, era stato istituito lo stato di emergenza. Tramite la nuova decisione dell’Esecutivo, si mantengono le restrizioni proposte in precedenza dal Comitato per le Situazioni di Emergenza, compreso il divieto di spostamento dopo le ore 23:00 senza un motivo giustificato, che resterà in vigore anche durante le feste. Tuttavia, alle decisioni già esistenti se ne aggiunge una in più. Si tratta dell’organizzazione e dello svolgimento delle attività degli operatori di trasporto via cavo sulle piste da sci, che saranno aperte, però le autorità intendono evitare gli assembramenti. I ristoranti e gli alberghi esistenti nelle vicinanze delle piste da sci funzioneranno nelle condizioni già stabilite.
Leyla Cheamil, 14.12.2020, 11:41
In Romania resta in vigore lo stato di allerta anche durante le feste, sullo sfondo della pandemia di coronavirus. La decisione tramite cui il Governo l’ha prorogato di altri 30 giorni, è entrata in vigore oggi. Lo stato di allerta, prorogato più volte di seguito, è stato istituito alla metà dello scorso maggio, dopo che, per due mesi a cominciare dal 16 marzo, era stato istituito lo stato di emergenza. Tramite la nuova decisione dell’Esecutivo, si mantengono le restrizioni proposte in precedenza dal Comitato per le Situazioni di Emergenza, compreso il divieto di spostamento dopo le ore 23:00 senza un motivo giustificato, che resterà in vigore anche durante le feste. Tuttavia, alle decisioni già esistenti se ne aggiunge una in più. Si tratta dell’organizzazione e dello svolgimento delle attività degli operatori di trasporto via cavo sulle piste da sci, che saranno aperte, però le autorità intendono evitare gli assembramenti. I ristoranti e gli alberghi esistenti nelle vicinanze delle piste da sci funzioneranno nelle condizioni già stabilite.
Intanto, in Romania continuano ad aumentare i contagi e sono stati registrati nuovi record negativi circa il numero dei decessi associati al COVID-19 o dei malati contagiati dal nuovo coronavirus, ricoverati in stato grave nei reparti di terapia intensiva. La Capitale si mantiene al primo posto nel Paese dal punto di vista del numero di contagi. Le autorità ammoniscono che la pressione sul sistema sanitario di Bucarest aumenterà e che sarà necessario continuare a trasferire i malati in altre città in cui la pressione sanitaria è inferiore. Il segretario di stato e capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha annunciato la distribuzione alle strutture sanitarie di 500 concentratori portatili di ossigeno, in modo da aumentare il numero di posti in cui i malati di COVID possano ricevere ossigeno.
Sebbene il numero dei contagi a Bucarest sia in continuo aumento, le autorità non prendono in considerazione l’istituzione della quarantena, affermando che le misure in vigore siano sufficienti per il momento. Tuttavia, alcune località nei pressi della capitale sono in quarantena e l’indice di contagio è compreso tra 7 e quasi 9 su mille abitanti. In altre località del Paese sono state prorogate le misure restrittive. Invece, nella provincia di Sibiu (centro), le autorità hanno deciso di rimuovere la quarantena, da oggi, nel capoluogo provinciale e in altre sette località, dopo che l’indice di contagio è calato da oltre 9 a 3,65 casi su mille abitanti. Gli ospedali non sono più sovraffollati ed è occupata solo circa la metà del numero totale di posti-letto destinati alle persone positive al COVID-19. Invece nei reparti di terapia intensiva tutti i posti-letto sono sempre occupati, anche da malati trasferiti da altre province.