Covid-19: Romania, mascherina nuovamente obbligatoria all’aperto
Le autorità di Bucarest si stanno preparando per la quinta ondata della pandemia di coronavirus che, secondo alcune stime, potrebbe portare fino a un milione di casi attivi. La prima misura consiste nell’uso obbligatorio della mascherina di protezione sia in spazi chiusi che all’aperto, ha spiegato il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat. Le autorità raccomandano alla popolazione di indossare le mascherine mediche o di tipo FFP2, che garantiscono una protezione migliore, e di evitare quelle tessili, inefficienti davanti al contagio. Raed Arafat ha precisato che le restrizioni saranno ripristinate a seconda del tasso di incidenza.
Eugen Coroianu, 06.01.2022, 11:09
Il Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza ha deciso ieri la riduzione della capienza al 30% nelle sale concerti e cinema ad un’incidenza di oltre un caso per mille abitanti, e nei ristoranti, ad un tasso superiore al 3 per mille. Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza ha precisato che l’accesso continuerà ad essere consentito solo in base al green pass, e ha ammonito gli operatori economici che rischiano l’interruzione delle attività in seguito al contagio di un elevato numero di dipendenti, qualora non venissero osservate le norme sanitarie. Ma ci saranno anche delle eccezioni dall’uso obbligatorio della mascherina, tra cui le attività sportive. I dirigenti delle infrastrutture critiche potranno sottoporre ai test i dipendenti o imporre l’uso delle mascherine FFP2, e in tal senso Raed Arafat ha fatto l’esempio della centrale nucleare di Cernavodă.
Le autorità hanno inoltre annunciato che le persone affette da forme moderate di COVID-19 avranno a disposizione 160 centri di valutazione ambulatoriale. Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha puntualizzato che, per la riduzione dei casi gravi e dei decessi, il sistema sanitario si sta organizzando di modo che sia quanto più facilmente e velocemente accessibile alla popolazione.
Il responsabile della campagna vaccinale, il medico militare Valeriu Gheorghiţă, ha spiegato a sua volta che la variante Omicron ha anche una trasmissione aerogena, e il periodo di incubazione è più breve rispetto a quello dei ceppi precedenti. Di conseguenza, l’immunizzazione resta la migliore protezione dalle forme gravi della malattia. La vaccinazione primaria della popolazione non ancora immunizzata e la somministrazione della dose booster alla popolazione ammissibile restano una priorità, poichè in tal modo ridurremmo il numero delle persone che necessiteranno di trattamento antivirale, ospedalizzazione, ricoveri nelle terapie intensive o che, purtroppo, perderanno la lotta con questa malattia, ha sottolineato Valeriu Gheorghiţă.
La Romania si trova al penultimo posto nell’UE per tasso vaccinale, con solo il 41% della popolazione immunizzata al COVID-19. Poco più di due milioni di persone hanno ricevuto anche la dose booster.