Covid-19: Romania, iniziata vaccinazione insegnanti
Al via da ieri in Romania, la campagna di immunizzazione dei docenti, dopo che sulla piattaforma informatica messa a disposizione dalle autorità all’inizio della campagna, la maggior parte dei professori non è riuscita a fare le prenotazioni. Sono stati aperti centri a Bucarest e in altre province. Secondo le informazioni comunicate dal Comitato nazionale di coordinamento della vaccinazione anti-Covid, quasi 4.000 professori sono stati inoculati con i vaccini AstraZeneca e BioNTech Pfizer solo nel primo giorno della campagna.
Per i docenti, la programmazione si fa’ secondo un metodo diverso, non sulla piattaforma informatica, come finora. Le istituzioni d’insegnamento redigeranno liste del personale che desidera vaccinarsi, che saranno mandate agli ispettorati e poi alle direzioni di sanità pubblica. In questo modo, entro il 10 marzo, saranno vaccinati oltre 60.000 docenti che si aggiungeranno agli altri 42.000 già immunizzati in seguito alle programmazioni sulla piattaforma informatica messa a disposizione dalle autorità all’inizio della campagna vaccinale e ai 128.000 già programmati online.
Intanto, continua ad aumentare il numero degli alunni e dei docenti rilevati positivi al nuovo coronavirus. Secondo i dati centralizzati dal Ministero dell’Istruzione, nelle prime due settimane dopo la ripresa delle lezioni in presenza, 730 classi hanno dovuto interrompere l’attività a causa della comparsa di contagi dal COVID-19. Oltre 800 alunni e quasi 640 docenti sono stati diagnosticati dall’8 febbraio, quando è iniziato il secondo semestre e la maggior parte dei ragazzi va a scuola. Secondo un’analisi dell’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica, si nota a livello nazionale una tendenza di aumento dell’incidenza dei nuovi contagi nelle ultime due settimane. I dati rilevano che, nella maggior parte delle province e nella capitale, si registra un’incidenza cumulata di oltre cento casi su centomila abitanti, la maggior parte nelle zone urbane.
L’Istituto nota inoltre che negli ultimi sei giorni l’evoluzione del numero di contagi dal SARS-CoV-2 segue un trend ascendente, arrivando a una media di 2.640 contagi al giorno, valore simile a quello registrato il 20 gennaio. L’incidenza settimanale è aumentata soprattutto nelle fasce d’età 0 – 19 anni e 20 – 39 anni. Stando ai rappresentanti dell’Istituto ci sono tre possibili scenari di sviluppo della situazione epidemiologica. Il primo è l’aumento costante dell’1% al giorno, che porterebbe a una media di 3.300 contagi al giorno il 20 marzo prossimo. Il secondo scenario — una crescita costante del 2% al giorno, che porterebbe a una media di 4.600 casi al giorno il 20 marzo, e l’ultimo, con una crescita costante del 4% al giorno, che determinerebbe una media di 8.900 casi al giorno alla stessa data. Secondo gli specialisti, l’evolversi della situazione negli ultimi sette giorni rende più credibile il secondo scenario.
Daniela Budu, 25.02.2021, 11:50
Al via da ieri in Romania, la campagna di immunizzazione dei docenti, dopo che sulla piattaforma informatica messa a disposizione dalle autorità all’inizio della campagna, la maggior parte dei professori non è riuscita a fare le prenotazioni. Sono stati aperti centri a Bucarest e in altre province. Secondo le informazioni comunicate dal Comitato nazionale di coordinamento della vaccinazione anti-Covid, quasi 4.000 professori sono stati inoculati con i vaccini AstraZeneca e BioNTech Pfizer solo nel primo giorno della campagna.
Per i docenti, la programmazione si fa’ secondo un metodo diverso, non sulla piattaforma informatica, come finora. Le istituzioni d’insegnamento redigeranno liste del personale che desidera vaccinarsi, che saranno mandate agli ispettorati e poi alle direzioni di sanità pubblica. In questo modo, entro il 10 marzo, saranno vaccinati oltre 60.000 docenti che si aggiungeranno agli altri 42.000 già immunizzati in seguito alle programmazioni sulla piattaforma informatica messa a disposizione dalle autorità all’inizio della campagna vaccinale e ai 128.000 già programmati online.
Intanto, continua ad aumentare il numero degli alunni e dei docenti rilevati positivi al nuovo coronavirus. Secondo i dati centralizzati dal Ministero dell’Istruzione, nelle prime due settimane dopo la ripresa delle lezioni in presenza, 730 classi hanno dovuto interrompere l’attività a causa della comparsa di contagi dal COVID-19. Oltre 800 alunni e quasi 640 docenti sono stati diagnosticati dall’8 febbraio, quando è iniziato il secondo semestre e la maggior parte dei ragazzi va a scuola. Secondo un’analisi dell’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica, si nota a livello nazionale una tendenza di aumento dell’incidenza dei nuovi contagi nelle ultime due settimane. I dati rilevano che, nella maggior parte delle province e nella capitale, si registra un’incidenza cumulata di oltre cento casi su centomila abitanti, la maggior parte nelle zone urbane.
L’Istituto nota inoltre che negli ultimi sei giorni l’evoluzione del numero di contagi dal SARS-CoV-2 segue un trend ascendente, arrivando a una media di 2.640 contagi al giorno, valore simile a quello registrato il 20 gennaio. L’incidenza settimanale è aumentata soprattutto nelle fasce d’età 0 – 19 anni e 20 – 39 anni. Stando ai rappresentanti dell’Istituto ci sono tre possibili scenari di sviluppo della situazione epidemiologica. Il primo è l’aumento costante dell’1% al giorno, che porterebbe a una media di 3.300 contagi al giorno il 20 marzo prossimo. Il secondo scenario — una crescita costante del 2% al giorno, che porterebbe a una media di 4.600 casi al giorno il 20 marzo, e l’ultimo, con una crescita costante del 4% al giorno, che determinerebbe una media di 8.900 casi al giorno alla stessa data. Secondo gli specialisti, l’evolversi della situazione negli ultimi sette giorni rende più credibile il secondo scenario.