COVID-19: Romania, impossibile ora allentamento totale
Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza del Governo romeno, Raed Arafat, ha sottolineato che non si può parlare di un allentamento totale delle misure di contenimento del diffondersi del COVID-19, dal momento che non si verifica ancora un decremento costante dei nuovi contagi. In un’intervista alla tv pubblica, Raed Arafat ha spiegato che ci sono ancora dei focolai in parecchie province della Romania.
Eugen Coroianu, 09.06.2020, 12:22
Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza del Governo romeno, Raed Arafat, ha sottolineato che non si può parlare di un allentamento totale delle misure di contenimento del diffondersi del COVID-19, dal momento che non si verifica ancora un decremento costante dei nuovi contagi. In un’intervista alla tv pubblica, Raed Arafat ha spiegato che ci sono ancora dei focolai in parecchie province della Romania.
Se qualcuno dice che abbiamo superato tutto e che va tutto bene, allora quel qualcuno non è informato correttamente. In questo momento, la situazione è sotto controllo meglio di prima, però non abbiamo raggiunto quella fase in cui possiamo dire che tutto è ok, che non c’è più diffusione, che non ci sono più infezioni e persone contagiate nella comunità. Ci sono ancora dei focolai in più province, sia che parliamo delle case di riposo per anziani o di aree industriali, e persino di ospedali, e il numero dei contagi non è ancora stabile, ha detto Raed Arafat, aggiungendo che, in seguito alle misure di allentamento applicate dal 1 giugno, le ulteriori decisioni verranno prese a seconda dell’evoluzione che si vedrà nei prossimi 5-6 giorni.
Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza ritiene la proroga dello stato di allerta una soluzione normale per il momento che stiamo attraversando, e una modalità di poter coordinare e prendere le misure necessarie. Pur con l’allentamento totale, io non andrei al cinema o al teatro, poichè so che il rischio c’è, ha detto ancora Raed Arafat, ricordando che abbiamo fatto un’ottima cosa tutti insieme e sarebbe un peccato non arrivare in porto proprio adesso.
Dopo il 15 giugno non possiamo tornare alla normalità di prima, ha aggiunto il segretario di stato, ricordando che, rispetto ad altri Paesi, le misure prese in Romania non sono state più severe, bensì più tempestive. Raed Arafat ha consigliato i romeni di dare la precedenza al turismo interno che va sostenuto in quanto gravemente colpito dalla pandemia. Fortunatamente, abbiamo sia mare che montagna, quindi le possibilità turistiche sono numerose, ha detto ancora il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza.
Infatti, durante il ponte delle Pentecoste ortodosse, sia le località montane che quelle in riva al Mar Nero hanno riaccolto i turisti dopo i mesi di lockdown. Oltre 15.000 romeni sono andati al mare, anche se le stime iniziali dei tour operator indicavano numeri inferiori. Lo studio di un’agenzia di viaggi online indica che la realtà ha superato le aspettative per i quasi cento alberghi aperti in questi giorni sul litorale. Comunque, un numero di quasi quattro volte inferiore rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Migliaia di turisti sono andati anche sulla Valle del Prahova, nella Romania centro-meridionale, per sciare su una pista appositamente allestita, fare gite e mountain bike.