Covid-19: Romania esclude lockdown totale
La situazione epidemiologica si sta aggravando in Romania e il numero dei contagi dal nuovo coronavirus aumenta da un giorno allaltro. Le autorità stanno cercando soluzioni sia per contenere i contagi, sia per curare i malati, nel contesto in cui il sistema sanitario è già in difficoltà. In più località è stata istituita la quarantena per 14 giorni.
Eugen Coroianu, 05.11.2020, 12:46
Il ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha ribadito ieri che è possibile evitare situazioni del genere se vengono prese delle misure e se la popolazione si protegge osservando le norme imposte. Ciascuna località è valutata a parte e sono prese in considerazione le sue particolarità. Dal numero di nuovi contagi escludiamo i focolai, che si trovano nelle case di riposo per anziani, negli orfanotrofi, negli ospedali psichiatrici e in quegli ospedali che sono stati già isolati e messi in quarantena. Se notiamo una trasmissione comunitaria, non collegata ad alcun focolaio, allora dichiariamo la quarantena nella zona, ma solo dopo aver già applicato più misure restrittive. Le restrizioni dovrebbero determinare un calo dei contagi, ha dichiarato il ministro della Salute.
Il ministro ha aggiunto che nelle città grandi, dove vengono processati molti tamponi e viene accertato un numero elevato di contagi, se la rispettiva città dispone di ospedali o strutture ospedaliere in grado di gestire la situazione, allora si punterà sullinasprimento delle regole, ma non verrà introdotta la quarantena. Nelu Tătaru non pensa che in Romania ci sia un lockdown totale prima delle elezioni politiche del 6 dicembre, come misura atta a prevenire il diffondersi del nuovo coronavirus.
Il ministro della Salute ha sottolineato che nei reparti di terapia intensiva cè bisogno, in questo momento, di un aumento del numero di letti ed ha annunciato che questa misura sarà applicata nelle province di Cluj (nord-ovest) e Sibiu (centro), maggiormente colpite dallepidemia. Saranno aumentati anche i posti negli ospedali per i malati con sintomi medi. Il ministro ha spiegato che, attualmente, i reparti di pronto soccorso sono affollati, ma nel prossimo periodo, grazie alluso dei test rapidi, si cercherà di decongestionarli. E già iniziata la distribuzione agli ospedali di una prima tranche di 43.000 test rapidi. Nelu Tătaru ha inoltre annunciato che la vaccinazione anti-COVID sarà effettuata con laiuto del personale sanitario degli ospedali, dei medici di base, del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza e dei militari.
Allinizio del prossimo anno arriveranno i vaccini per il personale medico, ci saranno più tranche, ciascuna distribuita con laiuto di certe strutture, ha spiegato il ministro Tătaru, in una conferenza stampa. La vaccinazione dellintera popolazione inizierà in primavera. Daltra parte, il ministro ha precisato che, nellattuale contesto di sviluppo della pandemia, non si può parlare della riapertura degli asili e delle scuole, per cui una condizione obbligatoria sarebbe il calo dei contagi.