Covid-19: Romania, disagi nel calendario vaccinale
La Romania ha ricevuto finora circa 785.000 dosi di vaccino anti-Covid-19, di cui quasi 1.300 sono state sprecate per motivi derivanti da problemi riguardanti la catena del freddo, deterioramento delle fiale o errori nella ricostituzione. Il responsabile della campagna vaccinale, il medico militare Valeriu Gheorghiță, ha annunciato che, al momento, i centri registrano un deficit di 117.000 dosi. Perciò, le autorità hanno deciso la riprogrammazione della somministrazione della prima dose, a partire dal 28 gennaio, per i dipendenti dei settori essenziali, che comporta un rinvio di 10 giorni, per non intaccare il richiamo delle persone vulnerabili, vale a dire i malati cronici e gli over 65.
Daniela Budu, 27.01.2021, 12:11
La Romania ha ricevuto finora circa 785.000 dosi di vaccino anti-Covid-19, di cui quasi 1.300 sono state sprecate per motivi derivanti da problemi riguardanti la catena del freddo, deterioramento delle fiale o errori nella ricostituzione. Il responsabile della campagna vaccinale, il medico militare Valeriu Gheorghiță, ha annunciato che, al momento, i centri registrano un deficit di 117.000 dosi. Perciò, le autorità hanno deciso la riprogrammazione della somministrazione della prima dose, a partire dal 28 gennaio, per i dipendenti dei settori essenziali, che comporta un rinvio di 10 giorni, per non intaccare il richiamo delle persone vulnerabili, vale a dire i malati cronici e gli over 65.
E’ la soluzione individuata dalle autorità, dopo che, la scorsa settimana, la Romania ha ricevuto solo la metà delle dosi di vaccino previste dalle consegne. Le autorità assicurano, però, che non verranno lese le altre programmazioni, e si torna alla normalità dal 9 febbraio. E’ un periodo più difficile fino al 5 febbraio, ha detto Valeriu Gheorghiță, aggiungendo che la situazione si può superare attraverso la solidarietà. In questo momento, la capacità di vaccinazione dipende completamente dal numero di dosi consegnate, ha spiegato ancora il responsabile della campagna di immunizzazione. Valeriu Gheorghiță ha ricordato che anche altri Paesi si confrontano con lo stesso problema, generato dai ritardi delle compagnie farmaceutiche nelle forniture delle fiale.
Qualora si verificassero altri ritardi nelle consegne, le autorità hanno già preparato vari scenari che comportano ugualmente il rinvio delle sedute vaccinali per certe categorie di persone, ha aggiunto il medico militare Valeriu Gheorghiță. Circa il 68% delle persone vaccinate finora in Romania sono malati cronici oppure over 65, e il resto proviene da personale essenziale. Inoltre, l’obiettivo per la prima fase della campagna, che ha interessato i medici e gli operatori sanitari, è stato raggiunto: al momento, il 90% del personale sanitario è immunizzato o programmato per la somministrazione del vaccino, ha detto ancora Valeriu Gheorghiță.
Le autorità annunciano che, entro fine marzo, la Romania dovrebbe ricevere la rimanente consegna per arrivare alle tre milioni di dosi contrattate. Valeriu Gheorghiţă ha spiegato che non esiste ancora un calendario delle forniture per il secondo semestre, ma il loro numero sarà notevolmente più alto, il che potrà accelerare le somministrazioni, per arrivare a settembre ad oltre 10 milioni di persone immunizzate. Come previsto dal contratto firmato con la Commissione Europea, alla Romania spettano 12,5 milioni di dosi di vaccino. Inoltre, le autorità di Bucarest hanno sottoscritto con la CE anche per 18 milioni di dosi di due vaccini non ancora approvati, ma che hanno un notevole potenziale.