Covid-19: Romania, dall’allentamento delle restrizioni alla vaccinazione
I genitori dei ragazzi di 12 anni o di più possono offrire ai figli il miglior regalo possibile in questi tempi: un vaccino anti-Covid. Da oggi, il siero Pfizer può essere somministrato in Romania anche a questa fascia detà. La piattaforma online è stata ottimizzata e permette la programmazione dei bambini tramite laccount dei genitori. Il piano vaccinale e le modalità di programmazione sono uguali a quelli per la popolazione adulta, ma nel caso dei bambini ci vuole lapprovazione dei genitori o del tutore legale. Gli studi condotti rilevano un profilo di sicurezza e una tollerabilità ottima, ma anche unefficacia al 100%. Nel gruppo dei bambini vaccinati non si sono registrati casi di COVID-19, rispetto al lotto di quelli non vaccinati.
Ştefan Stoica, 02.06.2021, 12:41
Daltra parte, il ritmo dimmunizzazione in Romania è calato rispetto al periodo in cui oltre 100.000 persone venivano inoculate quotidianamente. Il desiderio di vaccinarsi è diminuito e ciò rappresenta un motivo reale di preoccupazione, è del parere la ministra della Salute, Ioana Mihăilă. In un certo modo, la situazione era prevedibile, perché una certa percentuale della popolazione voleva vaccinarsi e lo ha anche fatto, mentre unaltra parte della popolazione ha bisogno di una spinta per arrivare a inocularsi e, secondo me, ci troviamo in questo punto, siamo arrivati a quella parte della popolazione che ha bisogno di una certa spinta oppure che il vaccino sia molto vicino e facilmente accessibile, ha affermato la ministra della Salute a unemittente televisiva privata. Ioana Mihăilă ha sottolineato che laccesso al vaccino non è più un problema, se no, forse, in zone rurali isolate, dove nemmeno il medico di base ha iniziato a somministrarlo.
Però, nel resto del Paese, laccesso al vaccino è facile, ma forse la gente ha bisogno di tempo per decidersi, considera la ministra Ioana Mihăilă, precisando che le autorità esaminano la possibilità di spostare una parte delle risorse umane del settore sanitario dallambiente urbano in quello rurale, per aumentare anche là il tasso dimmunizzazione. Medico di mestiere, la ministra Ioana Mihăilă sostiene la vaccinazione e si dichiara convinta dellinesistenza di effetti del siero a lungo termine, come temono alcuni, invece considera che siano incontestabili gli effetti della malattia provocata dal nuovo coronavirus a medio e lungo termine. Il desiderio di immunizzarsi è diminuito, le maratone vaccinali non destano più entusiasmo e il target che le autorità si erano prefisse, di arrivare a 5 milioni di vaccinati entro il 1 giugno, non è stato raggiunto. Daltra parte, il ritmo dei contagi si mantiene molto basso.
Dal 1 giugno, in Romania è iniziata una nuova fase di allentamento delle restrizioni. Si possono organizzare nuovamente feste private, le competizioni sportive si possono svolgere con pubblico anche al chiuso, riaprono i club e le discoteche, ma anche gli spazi giochi e le piscine allinterno. Il numero dei partecipanti è limitato, però può essere maggiore se tutti sono vaccinati. Inoltre, si potranno organizzare attività culturali allaperto con un massimo di mille partecipanti. Infine, è permesso non indossare più la mascherina protettiva al lavoro in spazi chiusi dove svolgono attività al massimo 5 persone, a patto che siano tutte immunizzate.