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COVID-19: regole da rispettare dopo l’allentamento delle restrizioni

Si avvicina la metà di maggio quando, in Romania, scade lo stato di emergenza istituito il 16 marzo scorso in seguito all’aumento dei contagi da COVID-19. Questa misura, presa per tenere sotto controllo il virus, ha comportato una serie di regole con impatto sulla popolazione, tra cui la restrizione di certi diritti dei cittadini, come quello di spostarsi liberamente. Le autorità avevano ammonito, già dalla fine dello scorso mese, che un eventuale allentamento delle restrizioni non vuol dire il ritorno alla vita di prima della pandemia. Il segretario di stato presso il Ministero dell’Interno, Raed Arafat, capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, ha spiegato, domenica sera, alcuni aspetti della vita dei cittadini dopo la data del 15 maggio, quando è possibile un allentamento delle misure volte a prevenire il diffondersi del coronavirus.

COVID-19: regole da rispettare dopo l’allentamento delle restrizioni
COVID-19: regole da rispettare dopo l’allentamento delle restrizioni

, 04.05.2020, 11:21

Si avvicina la metà di maggio quando, in Romania, scade lo stato di emergenza istituito il 16 marzo scorso in seguito all’aumento dei contagi da COVID-19. Questa misura, presa per tenere sotto controllo il virus, ha comportato una serie di regole con impatto sulla popolazione, tra cui la restrizione di certi diritti dei cittadini, come quello di spostarsi liberamente. Le autorità avevano ammonito, già dalla fine dello scorso mese, che un eventuale allentamento delle restrizioni non vuol dire il ritorno alla vita di prima della pandemia. Il segretario di stato presso il Ministero dell’Interno, Raed Arafat, capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, ha spiegato, domenica sera, alcuni aspetti della vita dei cittadini dopo la data del 15 maggio, quando è possibile un allentamento delle misure volte a prevenire il diffondersi del coronavirus.



In un’intervista televisiva, Raed Arafat ha precisato che una delle certezze è che i cittadini si devono abituare a indossare le mascherine di protezione nei mezzi di trasporto in comune e che devono evitare il più possibile l’affollamento. “Ovviamente, nei mezzi di trasporto pubblico, alla metropolitana, negli autobus, nel trasporto da una città all’altra, sarà d’obbligo indossare la mascherina. So che è stato spiegato che non sarà più solo una raccomandazione. Se uno non ha la mascherina, l’autista dell’autobus non lo farà salire. In più, io, ad esempio, nella macchina di servizio, se sono con l’autista e non guido, indosso la mascherina; se non sono con l’autista, se guido io, non mi metto la mascherina, ma ce l’ho accanto. Questo dovrà diventare una questione di educazione per noi tutti, in questo periodo. Non bisogna minacciare la gente che, se non indossa la mascherina, sarà multata. Non è questa l’idea!”, ha affermato Raed Arafat.



Una delle proposte del segretario di stato presso il Ministero dell’Interno, Raed Arafat, come misura alternativa per evitare l’affollamento è l’aumento del numero dei mezzi di trasporto, di superficie e nel sotterraneo, come pure un orario diverso di inizio del lavoro per le varie categorie di lavoratori. Raed Arafat è del parere che, anche nei negozi, bisogna indossare le mascherine di protezione e che i cittadini si dovrebbero abituare alla misurazione della temperatura corporea, quando arrivano al lavoro e in altri spazi, come i musei.



Le misure di allentamento saranno graduali, ha aggiunto il segretario di stato presso il Ministero dell’Interno, e le autorità ne studieranno l’impatto. Nel frattempo, sono prese in considerazione tutte le possibilità per quando scadrà lo stato di emergenza, alla metà di questo mese. “Pensiamo a tutti gli scenari, anche alla proroga dello stato di emergenza, alla modifica o alla dichiarazione dello stato di allerta che permetta alle autorità di adottare misure restrittive più leggere” — ha affermato, Ionel Dancă, capo della Cancelleria del premier, aggiungendo che esiste anche la possibilità che si rinunci allo stato di emergenza e che sia svolta un’ampia campagna d’informazione della popolazione, di modo che siano rispettate il più possibile le raccomandazioni fatte.

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