COVID-19: raggiunta intesa Eurogruppo
Dopo intensi negoziati, i ministri delle Finanze dell’Unione Europea hanno trovato un accordo sulla risposta economica al coronavirus, con un pacchetto di 500 miliardi di euro. Una linea di credito del Meccanismo Europeo di Stabilità per un valore di 240 miliardi di euro offrirà liquidità agli stati, mentre la Banca Europea per gli Investimenti mobiliterà 200 miliardi di euro per i prestiti alle piccole e medie imprese.
Daniela Budu, 10.04.2020, 11:37
Un fondo di 100 miliardi di euro sarà garantito dai Paesi membri per disoccupazione e mantenimento dei posti di lavoro. Il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, ha annunciato l’accordo convenuto dopo negoziati maratona. Una risposta che include misure coraggiose e ambiziose, che sarebbero state inimmaginabili anche solo qualche settimane fa. Tutti ricordiamo la risposta alla crisi finanziaria dell’ultimo decennio, quando l’Europa ha fatto troppo poco e troppo tardi. Questa volta, la situazione è diversa, ha detto Centeno.
Il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, ha definito l’intesa come la più importante su piano economico nella storia dell’UE. Al termine di lunghissimi colloqui, i 27 hanno raggiunto un accordo che prevede solide risposte a questa crisi senza precedenti che sta paralizzando il continente e inginocchia tante economie, ha commentato il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, ricordando tra le misure il forte sostegno alle aziende, un appoggio chiaro ai dipendenti, in grado di consentire il finanziamento di misure di disoccupazione parziale e un aiuto tramite il MES agli stati che necessitano.
L’intesa trasmette un buon messaggio ai cittadini dell’UE, in quanto loro sanno che gli stati agiscono insieme e che l’Unione funziona, ha aggiunto il ministro tedesco. Nelle discussioni svoltesi online, da uno schieramento si sono trovati i Paesi del Nord e dall’altro quelli del Sud – il più colpito e fragile sotto profilo economico. L’Italia e la Spagna hanno sollecitato accesso a fondi da spendere come riterranno opportuno, ma gli olandesi hanno insistito per strette condizioni.
Alla fine, si è arrivati a un compromesso e alla condizione che qualsiasi governo che prende dei prestiti presenti delle motivazioni chiare connesse al contenimento del COVID-19. I ministri hanno bocciato la proposta della Francia e dell’Italia sui coronabond. Nei giorni scorsi, i colloqui dei leader comunitari erano falliti a causa delle condizioni per l’accesso dei paesi dell’eurozona a crediti convenienti dal fondo per la ripresa. La cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier italiano Giuseppe Conte sottolineavano allora l’importanza di una reazione unanime all’interno dell’UE.