COVID-19: prorogato lo stato di allerta
La Romania resterà in stato di allerta, a cominciare dal 17 luglio, per altri 30 giorni, a causa del numero alto di contagi da Covid-19. In altre parole, i romeni di tutto il Paese dovranno ancora aspettare per tornare alla vita priva di restrizioni di prima della pandemia di coronavirus. Lo ha reso pubblico, mercoledì, il presidente Klaus Iohannis: ʺIn queste condizioni in cui non solo non diminuisce il numero dei malati, anzi aumenta di nuovo, è ovvio che lo stato di allerta sarà prorogato di altri 30 giorni, però saranno mantenute solo le restrizioni vigenti in questo momento. Dunque, non è prevista l’introduzione di nuove restrizioni, ma in ugual misura, purtroppo, non si può nemmeno parlare dell’applicazione di nuove misure di allentamento delle restrizioni esistenti.ʺ
Roxana Vasile, 16.07.2020, 11:36
La Romania resterà in stato di allerta, a cominciare dal 17 luglio, per altri 30 giorni, a causa del numero alto di contagi da Covid-19. In altre parole, i romeni di tutto il Paese dovranno ancora aspettare per tornare alla vita priva di restrizioni di prima della pandemia di coronavirus. Lo ha reso pubblico, mercoledì, il presidente Klaus Iohannis: ʺIn queste condizioni in cui non solo non diminuisce il numero dei malati, anzi aumenta di nuovo, è ovvio che lo stato di allerta sarà prorogato di altri 30 giorni, però saranno mantenute solo le restrizioni vigenti in questo momento. Dunque, non è prevista l’introduzione di nuove restrizioni, ma in ugual misura, purtroppo, non si può nemmeno parlare dell’applicazione di nuove misure di allentamento delle restrizioni esistenti.ʺ
In seguito all’annuncio, la sera, il Governo ha adottato un decreto governativo in questo senso. Ecco alcune delle misure restrittive: l’obbligo di indossare la mascherina negli spazi pubblici chiusi, in quelli commerciali, sui mezzi di trasporto pubblico e sul posto di lavoro, l’igiene frequente delle mani e il mantenimento della distanza fisica. Sono vietate le proteste e le dimostrazioni all’aperto. All’interno delle località è vietata la circolazione in gruppi di oltre 6 persone che non appartengono alla stessa famiglia. Agli eventi privati all’interno non possono partecipare più di 20 persone, mentre a quelli privati all’aperto — non più di 50. Sono chiusi i ristoranti, tranne quelli all’aperto. Sono aperti anche in negozi nei grandi centri commerciali, però restano chiusi i cinema e gli spazi giochi per bambini. All’interno delle chiese si svolgono messe, però è d’obbligo indossare la mascherina e osservare la distanza fisica da altre persone. Non in ultimo, continuano a essere sospesi alcuni voli, mentre alcuni valichi di confine restano chiusi.
In questo contesto, ancora restrittivo, il presidente Klaus Iohannis ha assicurato che le misure atte a portare alla ripresa economica continueranno: ʺIl Governo sta preparando e presenterà al momento opportuno nuovi atti normativi e decisioni che mettono in pratica il programma di rinvigorimento economico che è stato già presentato. La ripresa economica è veramente importante in questo periodo complicato che abbiamo attraversato.ʺ Di ripresa economica si discuterà, d’altronde, anche al Consiglio Europeo di Bruxelles, venerdì e sabato, e il presidente Iohannis ha precisato che è molto importante per la Romania ottenere una somma quanto più consistente per il rilancio della propria economia.