COVID-19: proroga dello stato di allerta in Romania
Dopo una seduta con il premier Ludovic Orban e più ministri, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha annunciato, martedì, nuove misure di allentamento delle restrizioni imposte per limitare il diffondersi del nuovo coronavirus. Il presidente ha affermato che, dopo il 15 giugno, si potranno riaprire i grandi centri commerciali, ma non i ristoranti e gli spazi giochi per bambini, come pure le palestre e le piscine all’aperto, rispettando però regolamenti sanitari speciali e norme rigorose di distanziamento fisico. Saranno permessi gli eventi privati, ma non quelli pubblici, con un numero massimo di 20 partecipanti, se si svolgono all’interno, e 50, se sono organizzati all’esterno. Per offrire sostegno ai genitori che dovranno andare al lavoro anche durante le vacanze scolastiche, sarà possibile la riapertura dei centri doposcuola e degli asili privati.
Leyla Cheamil, 10.06.2020, 12:28
Dopo una seduta con il premier Ludovic Orban e più ministri, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha annunciato, martedì, nuove misure di allentamento delle restrizioni imposte per limitare il diffondersi del nuovo coronavirus. Il presidente ha affermato che, dopo il 15 giugno, si potranno riaprire i grandi centri commerciali, ma non i ristoranti e gli spazi giochi per bambini, come pure le palestre e le piscine all’aperto, rispettando però regolamenti sanitari speciali e norme rigorose di distanziamento fisico. Saranno permessi gli eventi privati, ma non quelli pubblici, con un numero massimo di 20 partecipanti, se si svolgono all’interno, e 50, se sono organizzati all’esterno. Per offrire sostegno ai genitori che dovranno andare al lavoro anche durante le vacanze scolastiche, sarà possibile la riapertura dei centri doposcuola e degli asili privati.
Tuttavia, stando al presidente Klaus Iohannis c’è bisogno di misure preventive anche nel prossimo periodo. Lo stato di allerta, ha affermato il capo dello stato, andrebbe prorogato anche dopo la scadenza, alla metà di questo mese, perché non c’è una diminuzione significativa del numero di nuovi contagi. La proroga dello stato di allerta istituito a metà maggio, dopo la rimozione dello stato di emergenza dichiarato il 16 marzo scorso, dipende però dal voto del Legislativo. Perciò, il presidente ha esortato i parlamentari ad approvare la proroga dello stato di allerta.
“Egregi parlamentari, siate responsabili. Pensate che il virus non scompare con un voto nel Parlamento, però se appoggiate il governo, allora possiamo controllare efficacemente l’epidemia, come abbiamo già dimostrato. Avete forse seguito uno studio molto recente realizzato da un prestigioso istituto di Londra in cui si afferma che, senza queste misure nel mondo, soprattutto in Europa, ci sarebbero stati milioni di decessi. Il fatto che abbiamo imposto in Romania, per tempo, queste misure, ci ha aiutati a controllare il più possibile il diffondersi dell’epidemia”, ha affermato Klaus Iohannis.
L’annuncio del presidente è stato accolto con critiche da parte dell’opposizione che ha affiancato il PSD. Tramite il portavoce del partito, Lucian Romaşcanu, i socialdemocratici hanno reso pubblico che non voteranno a favore della proroga dello stato di allerta: “La proposta del presidente è inaccettabile, almeno dal punto di vista dei motivi che ci ha elencato, che non sono sostenuti da nessun punto di vista degli scienziati e degli esperti di epidemiologia.”
Anche Pro Romania ha annunciato che i suoi parlamentari non voteranno per la proroga dello stato di allerta, mentre l’Unione Salvate la Romania pone come condizione per votare a favore la presentazione di dati chiari sull’evoluzione della situazione epidemiologica. L’USR considera più adeguato istituire lo stato di allerta solo nelle località in cui c’è rischio di contagio dal virus SARS CoV-2.