COVID-19: presidente Iohannis, da metà maggio non si torna alla vita di prima
In seguito alla moltiplicazione dei contagi dal COVID-19 in Romania, il presidente Klaus Iohannis proclamava il 16 marzo lo stato di emergenza per 30 giorni, prorogato successivamente fino a metà maggio. Ma cosa succederà dopo questa data? Il capo dello stato ha spiegato ieri, nel corso di una lunga conferenza stampa, che la settimana prossima si deciderà se lo stato di emergenza sarà mantenuto o sostituito da un’altra misura amministrativa in grado di consentire il mantenimento di alcune restrizioni. Le autorità prenderanno la decisione a seconda dell’evoluzione dell’epidemia di COVID-19 nel Paese.
Leyla Cheamil, 29.04.2020, 11:35
In seguito alla moltiplicazione dei contagi dal COVID-19 in Romania, il presidente Klaus Iohannis proclamava il 16 marzo lo stato di emergenza per 30 giorni, prorogato successivamente fino a metà maggio. Ma cosa succederà dopo questa data? Il capo dello stato ha spiegato ieri, nel corso di una lunga conferenza stampa, che la settimana prossima si deciderà se lo stato di emergenza sarà mantenuto o sostituito da un’altra misura amministrativa in grado di consentire il mantenimento di alcune restrizioni. Le autorità prenderanno la decisione a seconda dell’evoluzione dell’epidemia di COVID-19 nel Paese.
Klaus Iohannis ha richiamato l’attenzione che il pericolo non è ancora passato e un rilassamento prematuro sarebbe sbagliato e potrebbe annientare tutti i risultati ottenuti finora. Il capo dello stato ha fatto riferimento a quello che accadrà dopo il 15 maggio, quando le restrizioni dovrebbero essere allentate progressivamente, ammonendo che ciò non significa tornare alla vita di prima, mentre la responsabilità spetterà di più ai cittadini.
Vigeranno ancora molte restrizoni. Saranno permessi assembramenti di tre persone al massimo e per un bel po’ di tempo non potremo ancora andare, ad esempio, al ristorante o ai centri commerciali. Subito dopo il 15 maggio, non potremo nemmeno uscire dalla località se non avremo un motivo molto serio, ha spiegato il presidente.
Sempre più esperti affermano che non potremo sbarazzarci di questo virus e che dovremo trovare un modo di convivenza, ha detto ancora il capo dello stato, precisando che i grandi festival non si terranno più, probabilmente, quest’anno, mentre le gare sportive, se riprese, si svolgeranno senza pubblico. Inoltre, diventerà obbligatorio l’uso della mascherina negli spazi pubblici chiusi e sui mezzi pubblici di trasporto. L’ingresso nei negozi, nelle aziende o nelle istituzioni sarà controllato con i termoscanner, per evitare l’accesso delle persone che potrebbero essere contagiate.
D’altra parte, il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato che la produzione di certi equipaggiamenti medici andrà ripresa in Romania e che sarebbe utile la selezione di certi settori essenziali per una produzione nazionale o europea sotto questo profilo. Il capo dello stato ritiene che seguirà una reimpostazione delle catene economiche e produttive, e che nell’Unione Europea devono esistere facilitazioni di produzione laddove si tratta di produzione strategica.
Sono convinto che ci saranno parecchi imprenditori romeni che coglieranno l’opportunità di produrre e vedere materiali che, negli ultimi anni, per vari motivi, non sono stati più confezionati da noi, come le mascherine, ad esempio, ha detto ancora il capo dello stato.