Covid-19: pandemia, cifre preoccupanti
La recente ondata di contagi in crescita aumenta la pressione sul sistema sanitario romeno. Gli ospedali sono soffocati dal numero di malati di Covid, le terapie intensive sono strapiene e il personale sanitario è esausto. Sono stati già riferiti 15.000 nuovi casi e circa 300 decessi in un solo giorno. Il tasso di contagio a Bucarest e in alcune province ha superato 10 casi per mille abitanti. D’altronde, nella capitale, è stato introdotto il coprifuoco, tranne per i vaccinati e le persone che hanno superato la malattia.
In tali condizioni, il Governo ha deciso di prorogare lo stato di allerta di altri 30 giorni. L’uso della mascherina protettiva è d’obbligo in tutti gli spazi aperti nelle località in cui l’incidenza dei contagi supera sei casi per mille abitanti. La mascherina non è obbligatoria se una persona cammina da sola per la strada oppure assieme a un’altra persona che vive nella stessa abitazione, nel parco o quando si va in bicicletta. Resta però d’obbligo in tutti i luoghi aperti affollati: fiere, sagre, mercati o nelle fermate dei mezzi di trasporto pubblico.
La gente non dovrebbe aspettare che siano imposte simili misure, ma applicarle essendo consapevole dei mezzi a disposizione per proteggersi, afferma il medico epidemiologo Adriana Pistol, direttrice presso l’lstituto Nazionale di Sanità Pubblica: Siamo abituati che qualcuno ci dica di girare a destra o a sinistra. Siamo un popolo abbastanza intelligente da capire che ci sono una, due, tre cose da fare per proteggersi. Facciamolo noi, senza aspettare che qualcuno emetta ordini o decisioni. Nessuno ci libererà da questa pandemia. Siamo gli unici a poterlo fare. Le soluzioni sono a portata di mano per tutti: indossare la mascherina, lavarsi le mani, evitare gli assembramenti e vaccinarsi.”
Per fare posto ai malati di Covid negli ospedali, le autorità hanno emesso un ordine che prevede la sospensione degli interventi chirurgici e dei ricoveri ospedalieri per i prossimi 30 giorni. Le persone che hanno urgente bisogno di servizi medici li riceveranno senz’altro, afferma il capo del Dipartimento per Situazioni di Emergenza, Raed Arafat. Egli ha spiegato che l’ordine non si riferisce alle persone affette da malattie che richiedono procedure, trattamenti e monitoraggio permanente, controlli obbligatori, dialisi o procedure oncologiche.
Il capo del Dipartimento per Situazioni di Emergenza ha aggiunto che simili decisioni sono state prese anche da altri stati che si sono trovati in situazioni del genere e che è importante, al momento, che le risorse siano direzionate dove c’è più bisogno. Inoltre, la Romania ha avviato colloqui con le autorità dell’Ungheria, in vista del trasferimento di alcuni malati di Covid nel Paese confinante con le ambulanze. Si tratta degli ospedali vicini al confine. È stato escluso il trasporto aereo a causa del pericolo rappresentato dalle bombole di ossigeno alle quali sono connessi i malati con insufficienza polmonare grave causata dal Covid.
Mihai Pelin, 07.10.2021, 13:42
La recente ondata di contagi in crescita aumenta la pressione sul sistema sanitario romeno. Gli ospedali sono soffocati dal numero di malati di Covid, le terapie intensive sono strapiene e il personale sanitario è esausto. Sono stati già riferiti 15.000 nuovi casi e circa 300 decessi in un solo giorno. Il tasso di contagio a Bucarest e in alcune province ha superato 10 casi per mille abitanti. D’altronde, nella capitale, è stato introdotto il coprifuoco, tranne per i vaccinati e le persone che hanno superato la malattia.
In tali condizioni, il Governo ha deciso di prorogare lo stato di allerta di altri 30 giorni. L’uso della mascherina protettiva è d’obbligo in tutti gli spazi aperti nelle località in cui l’incidenza dei contagi supera sei casi per mille abitanti. La mascherina non è obbligatoria se una persona cammina da sola per la strada oppure assieme a un’altra persona che vive nella stessa abitazione, nel parco o quando si va in bicicletta. Resta però d’obbligo in tutti i luoghi aperti affollati: fiere, sagre, mercati o nelle fermate dei mezzi di trasporto pubblico.
La gente non dovrebbe aspettare che siano imposte simili misure, ma applicarle essendo consapevole dei mezzi a disposizione per proteggersi, afferma il medico epidemiologo Adriana Pistol, direttrice presso l’lstituto Nazionale di Sanità Pubblica: Siamo abituati che qualcuno ci dica di girare a destra o a sinistra. Siamo un popolo abbastanza intelligente da capire che ci sono una, due, tre cose da fare per proteggersi. Facciamolo noi, senza aspettare che qualcuno emetta ordini o decisioni. Nessuno ci libererà da questa pandemia. Siamo gli unici a poterlo fare. Le soluzioni sono a portata di mano per tutti: indossare la mascherina, lavarsi le mani, evitare gli assembramenti e vaccinarsi.”
Per fare posto ai malati di Covid negli ospedali, le autorità hanno emesso un ordine che prevede la sospensione degli interventi chirurgici e dei ricoveri ospedalieri per i prossimi 30 giorni. Le persone che hanno urgente bisogno di servizi medici li riceveranno senz’altro, afferma il capo del Dipartimento per Situazioni di Emergenza, Raed Arafat. Egli ha spiegato che l’ordine non si riferisce alle persone affette da malattie che richiedono procedure, trattamenti e monitoraggio permanente, controlli obbligatori, dialisi o procedure oncologiche.
Il capo del Dipartimento per Situazioni di Emergenza ha aggiunto che simili decisioni sono state prese anche da altri stati che si sono trovati in situazioni del genere e che è importante, al momento, che le risorse siano direzionate dove c’è più bisogno. Inoltre, la Romania ha avviato colloqui con le autorità dell’Ungheria, in vista del trasferimento di alcuni malati di Covid nel Paese confinante con le ambulanze. Si tratta degli ospedali vicini al confine. È stato escluso il trasporto aereo a causa del pericolo rappresentato dalle bombole di ossigeno alle quali sono connessi i malati con insufficienza polmonare grave causata dal Covid.