COVID-19: nuove misure restrittive sullo sfondo della pandemia
L’aumento dei contagi da COVID-19 ha determinato le autorità di Bucarest a predisporre nuove misure nel tentativo di fermare il diffondersi del virus. Lunedì sera, il ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha annunciato che sono state prese alcune decisioni in merito ai cittadini in arrivo da Paesi con un tasso di contagio dal nuovo coronavirus maggiore rispetto a quello della Romania. Il Comitato per le Situazioni di Emergenza ha incluso 49 Paesi sulla lista delle zone a elevato rischio epidemiologico per i cui cittadini che arrivano in Romania si istituisce, da mercoledì, la misura della quarantena. Tra questi: Austria, Belgio, Francia, Israele, Gran Bretagna, Olanda, Moldova, USA, Ucraina o Ungheria.
Leyla Cheamil, 06.10.2020, 12:59
Il ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha spiegato: Le persone che vogliono fermarsi solo per tre giorni in Romania e che arrivano da questi Paesi possono far vedere l’esito negativo di un tampone effettuato nelle ultime 48 ore. Chi vuole stare per un periodo più lungo, dovrà rimanere in quarantena per 14 giorni, ma ha la possibilità di farsi fare, nell’ottavo giorno, un test su richiesta e, se negativo e se la persona è asintomatica, potrà uscire dalla quarantena dopo 10 giorni. Gli altri resteranno in quarantena per 14 giorniˮ.
Allo stesso tempo, le autorità annunciano nuove restrizioni nelle località in cui l’incidenza dei contagi da COVID-19 supera 1,5 per mille abitanti negli ultimi 14 giorni. Il Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza sollecita ai Comitati Provinciali di analizzare urgentemente la situazione a livello locale e prendere misure preventive supplementari per contenere il diffondersi del nuovo coronavirus, tra cui vietare gli eventi privati o chiudere i ristoranti.
Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha spiegato quali sono le misure raccomandate che le autorità locali dovranno imporre, laddove sarà necessario: “Indossare la mascherina negli spazi chiusi, ma anche in quelli aperti che sono affollati, mettere in quarantena le località con oltre 3 contagi su mille negli ultimi 14 giorni, se c’è trasmissione comunitaria, vietare gli eventi privati, i matrimoni e i battesimi nelle zone in cui l’incidenza supera 1,5 per mille abitanti negli ultimi 14 giorni, fermare l’attività dei locali all’interno, nelle zone con incidenza di oltre 1,5. È in corso di esame anche la possibilità di implementare la misura della sospensione dell’attività degli operatori che non osservano le norme.”
Sarà inoltre creato il quadro legislativo affinché i vincitori delle amministrative del 27 settembre possano prestare giuramento senza che sia necessaria la loro presenza fisica, tramite mezzi elettronici, se sono in quarantena o in isolamento. Quanto all’organizzazione delle feste religiose, è permessa solo la partecipazione delle persone che hanno il domicilio o la residenza nella località in cui si svolge l’attività, ma non sono accettati pellegrini di altre località.