Covid-19 non è più emergenza sanitaria in Romania
In questo momento, il Covid-19 non rappresenta più un
problema di sanità pubblica nel nostro paese. Lo ha dichiarato ieri il ministro
della Salute romeno, Alexandru Rafila. Negli ultimi mesi, le autorità hanno
riferito ogni giorno diverse centinaia di casi ed esistono anche dei bilanci
senza alcun decesso. Alexandru Rafila ha sottolineato, però, che qualsiasi
virosi è imprevedibile come evoluzione, quindi permane la raccomandazione della
vaccinazione per le categorie vulnerabili, come i malati cronici o le persone
over 60, soprattutto perchè a breve sarà disponibile anche in Romania il siero
adattato alle varianti Omicron del coronavirus.
Daniela Budu, 21.11.2022, 10:40
In questo momento, il Covid-19 non rappresenta più un
problema di sanità pubblica nel nostro paese. Lo ha dichiarato ieri il ministro
della Salute romeno, Alexandru Rafila. Negli ultimi mesi, le autorità hanno
riferito ogni giorno diverse centinaia di casi ed esistono anche dei bilanci
senza alcun decesso. Alexandru Rafila ha sottolineato, però, che qualsiasi
virosi è imprevedibile come evoluzione, quindi permane la raccomandazione della
vaccinazione per le categorie vulnerabili, come i malati cronici o le persone
over 60, soprattutto perchè a breve sarà disponibile anche in Romania il siero
adattato alle varianti Omicron del coronavirus.
Entro fine mese, arriva il vaccino adattato ai ceppi
circolanti B.A4, B.A5. E’ per la prima volta che utilizziamo un vaccino adattato
e io, personalmente, mi vaccinerò con la quarta dose. Mi sembra protettivo,
così come mi sono vaccinato anche contro l’influenza. Non è escluso avere nel
futuro una vaccinazione stagionale anche per il Covid, così come esiste per l’influenza,
senza che questa cosa abbia lo stesso impatto o alcun legame con la situazione
drammatica del 2021, quando nella quarta ondata pandemica abbiamo avuto oltre
26.000 decessi, ha dichiarato Alexandru Rafila.
Stando al ministro della Salute, la popolazione potrà vaccinarsi
anti-Covid-19 negli studi dei medici di famiglia e nei centri vaccinali aperti
in più ospedali del paese. Per quanto riguarda la stagione delle virosi,
Alexandru Rafila ha dichiarato che non si prevede un’ondata di infezioni
respiratorie, precisando che il numero di casi non è molto diverso rispetto
agli anni precedenti. Tuttavia, la stagione attuale è più intensa per quanto
riguarda le virosi e, probabilmente, finirà più presto rispetto ad altri anni,
ritiene il ministro. A suo avviso, una soluzione veloce sarebbe l’apertura dei
centri ambulatori pediatrici negli ospedali, per evitare la pressione sul
pronto soccorso, misura applicata anche durante la pandemia.
Solo una piccola parte dei bambini necessita di ricovero
in ospedale e intervento al pronto soccorso. Dobbiamo individuare una soluzione
affinchè i genitori abbiano dove portare i figli – in primo luogo dal medico di
base, oppure, se il medico di base non è disponibile, allora in un ambulatorio
pediatrico, con possibilità di fare delle radiografie, in modo che i problemi
siano risolti senza sovraffollare il pronto soccorso, ha detto ancora Alexandru
Rafila.
Durante la pandemia, le strutture sanitarie sono state
sovraffollate per tutta la durata dello stato di allerta istituito in Romania
dal 15 maggio 2020 e tolto dopo quasi due anni, il 9 marzo 2022. In precedenza,
la Romania era stata per due mesi in stato di emergenza, istituito dalle
autorità pochi giorni dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva
dichiarato la pandemia di coronavirus. Secondo i dati ufficiali, circa 3,3
milioni di persone sono state affette dal Covid-19 in Romania, e più di 67.000 sono
decedute in seguito al contagio.