Covid-19: moniti sulla quarta ondata della pandemia
La Romania ha superato 300 contagi dal nuovo coronavirus al giorno. Sebbene la cifra sia ancora relativamente bassa e il ceppo Delta non sia arrivato alla diffusione comunitaria, ci sono motivi di preoccupazione. Perché, stando alle autorità mediche, manca poco fino a quando il ceppo Delta arriverà a diffondersi nella comunità e il numero delle persone completamente vaccinate, quindi protette da forme gravi della malattia anche nella situazione poco probabile di un contagio, è arrivato a soli 5 milioni. I dati più recenti sui contagi indicano una crescita del numero di persone giovani, al di sotto dei 40 anni, che si ammalano di Covid-19, il calo da 48 e 43 anni dell’età media delle persone rilevate positive, nonché il calo da 71 a 69 anni dell’età media dei deceduti.
Il coordinatore della Campagna Vaccinale Nazionale, il medico Valeriu Gheorghiţă, ha richiamato l’attenzione sul fatto che, sebbene l’aumento del numero di contagi sia lento, è però progressivo e costante, per cui, in uno scenario pessimistico, nella seconda metà di settembre, il Paese potrebbe confrontarsi con oltre 1.500 casi al giorno: Gli scenari pessimistici indicano un possibile aumento del numero di casi a settembre, quando la crescita sarà più accentuata, fino a oltre 1.500-1.600 casi al giorno, nella seconda metà di settembre, in Romania. Se ora siamo a 9,3 casi per cento mila abitanti – indice cumulativo per 14 giorni, nelle prossime settimane, la tendenza sarà di raddoppiamento. Arriveremo a quasi 18 casi per cento mila abitanti in due settimane”.
Valeriu Gheorghiţă ha insistito sul fatto che solo la vaccinazione proteggerà i cittadini dalle forme gravi della malattia e porrà fine alla pandemia da Covid-19. D’altra parte, la coalizione governativa, riunita martedì, ha concordato alcune soluzioni per stimolare la vaccinazione, tra cui la concessione di buoni pasto per le persone che si vaccinano completamente. Stando alla ministra della Salute, Ioana Mihăilă, i buoni pasto avranno un valore di 100 lei (poco più di 20 euro). I preparativi per la quarta ondata della pandemia sono legati al sistema sanitario, però dipendono molto anche dalla responsabilità di ciascun romeno di vaccinarsi, situazione in cui il rischio di essere ricoverato in ospedale è molto basso, persino nell’eventualità del contagio dal ceppo Delta, ha sottolineato la ministra della Salute. Lei ha inoltre aggiunto che non si tratta solo della responsabilità per la propria salute, ma anche per quella degli altri. Ciascun letto occupato da un paziente COVID negli ospedali rappresenta un posto in meno per un malato cronico che ha bisogno di valutazione e cura. L’importante è non arrivare ad essere ricoverati negli ospedali e per questo è importante vaccinarci”, ha aggiunto Ioana Mihăilă.
Ştefan Stoica, 11.08.2021, 13:58
La Romania ha superato 300 contagi dal nuovo coronavirus al giorno. Sebbene la cifra sia ancora relativamente bassa e il ceppo Delta non sia arrivato alla diffusione comunitaria, ci sono motivi di preoccupazione. Perché, stando alle autorità mediche, manca poco fino a quando il ceppo Delta arriverà a diffondersi nella comunità e il numero delle persone completamente vaccinate, quindi protette da forme gravi della malattia anche nella situazione poco probabile di un contagio, è arrivato a soli 5 milioni. I dati più recenti sui contagi indicano una crescita del numero di persone giovani, al di sotto dei 40 anni, che si ammalano di Covid-19, il calo da 48 e 43 anni dell’età media delle persone rilevate positive, nonché il calo da 71 a 69 anni dell’età media dei deceduti.
Il coordinatore della Campagna Vaccinale Nazionale, il medico Valeriu Gheorghiţă, ha richiamato l’attenzione sul fatto che, sebbene l’aumento del numero di contagi sia lento, è però progressivo e costante, per cui, in uno scenario pessimistico, nella seconda metà di settembre, il Paese potrebbe confrontarsi con oltre 1.500 casi al giorno: Gli scenari pessimistici indicano un possibile aumento del numero di casi a settembre, quando la crescita sarà più accentuata, fino a oltre 1.500-1.600 casi al giorno, nella seconda metà di settembre, in Romania. Se ora siamo a 9,3 casi per cento mila abitanti – indice cumulativo per 14 giorni, nelle prossime settimane, la tendenza sarà di raddoppiamento. Arriveremo a quasi 18 casi per cento mila abitanti in due settimane”.
Valeriu Gheorghiţă ha insistito sul fatto che solo la vaccinazione proteggerà i cittadini dalle forme gravi della malattia e porrà fine alla pandemia da Covid-19. D’altra parte, la coalizione governativa, riunita martedì, ha concordato alcune soluzioni per stimolare la vaccinazione, tra cui la concessione di buoni pasto per le persone che si vaccinano completamente. Stando alla ministra della Salute, Ioana Mihăilă, i buoni pasto avranno un valore di 100 lei (poco più di 20 euro). I preparativi per la quarta ondata della pandemia sono legati al sistema sanitario, però dipendono molto anche dalla responsabilità di ciascun romeno di vaccinarsi, situazione in cui il rischio di essere ricoverato in ospedale è molto basso, persino nell’eventualità del contagio dal ceppo Delta, ha sottolineato la ministra della Salute. Lei ha inoltre aggiunto che non si tratta solo della responsabilità per la propria salute, ma anche per quella degli altri. Ciascun letto occupato da un paziente COVID negli ospedali rappresenta un posto in meno per un malato cronico che ha bisogno di valutazione e cura. L’importante è non arrivare ad essere ricoverati negli ospedali e per questo è importante vaccinarci”, ha aggiunto Ioana Mihăilă.