Covid-19: malati e medici chiedono maggiore responsabilità
Il numero dei contagi dal nuovo coronavirus aumenta ogni giorno in Romania. Il sistema sanitario, per anni insufficientemente finanziato, è uno dei meno performanti dEuropa. Partendo da questa dura realtà, molti tirano segnali dallarme e criticano le autorità per il modo di gestire lattuale crisi sanitaria. Di problemi ce ne sono tanti e su diversi piani. Man mano che aumenta il numero delle persone che si ammalano di Covid-19, negli ospedali diminuisce quello dei letti disponibili. Però, se si aggiungono letti, si nota che non cè personale medico sufficiente per curare i malati.
Roxana Vasile, 22.10.2020, 12:53
Il numero dei contagi dal nuovo coronavirus aumenta ogni giorno in Romania. Il sistema sanitario, per anni insufficientemente finanziato, è uno dei meno performanti dEuropa. Partendo da questa dura realtà, molti tirano segnali dallarme e criticano le autorità per il modo di gestire lattuale crisi sanitaria. Di problemi ce ne sono tanti e su diversi piani. Man mano che aumenta il numero delle persone che si ammalano di Covid-19, negli ospedali diminuisce quello dei letti disponibili. Però, se si aggiungono letti, si nota che non cè personale medico sufficiente per curare i malati.
Sostenitori, fino a poco tempo fa, del ricovero ospedaliero persino degli asintomatici e dei malati con forme leggere, ora i responsabili del settore sanitario cambiano le regole e vogliono che queste due categorie siano curate a casa. In questo modo, si farebbe posto negli ospedali per i malati ai quali Sars-Cov-2 crea gravi problemi di salute. Solo che, se questi ultimi avessero bisogno di cura nei reparti di terapia intensiva, cè il rischio che non ci siano posti sufficienti per tutti in terapia intensiva.
In tale contesto, il medico e ricercatore Octavian Jurma afferma, in unintervista a Radio Romania, che le autorità dovrebbero essere proattive. Abbiamo cominciato ad agire in base ai numeri che vediamo. Vuol dire che se oggi abbiamo quasi 5.000 casi, due settimane fa, la curva indicava abbastanza precisamente che saremmo arrivati a questo numero. Per far fronte allepidemia, dobbiamo agire oggi come se ciò che anticipiamo che succederà fra due settimane fosse già accaduto. Le misure che sono state prese nella zona rossa sono buone. Il problema è che sono sempre un passo indietro allepidemia, spiega il medico.
Poiché tutta lattenzione delle autorità è rivolta alla gestione dellattuale epidemia, i malati cronici tirano un forte segnale dallarme: anche loro hanno il diritto alla cura! La trasformazione, spesso intempestiva, di alcuni grandi ospedali come Colentina di Bucarest in ospedali per la cura esclusiva delle infezioni da Sars-Cov-2 porta alla restrizione dellaccesso dei malati cronici ai trattamenti. Il presidente dellAlleanza dei Malati Cronici, Cezar Irimia, afferma che questi malati si sentono emarginati, abbandonati, ignorati dal sistema sanitario e mandati a cavarsela da soli come possono. Non cè una distribuzione corretta di questi malati tra gli ospedali, tra i medici.
Quale sarebbe la soluzione, secondo il presidente della Coalizione dellOrganizzazione dei Pazienti affetti da Malattie Croniche, Radu Gănescu? Le raccomandazioni dellOrganizzazione Mondiale della Sanità sono chiare: tutti gli ospedali devono poter curare sia malati di Covid, sia persone affette da altre malattie. Devono solo essere garantiti gli equipaggiamenti, i circuiti e i test.
Un solo esempio dà lidea della gravità della situazione – dal mese di marzo finora, più casi di cancro si sono aggravati dal primo al terzo stadio.