Covid-19: la Romania vende le dosi di vaccino che le avanzano
In un momento in cui l’interesse dei romeni per la vaccinazione anti-coronavirus è diminuito parecchio, la Romania deve prendere decisioni in merito alle dosi non utilizzate o che stanno per scadere. Nel contesto, il premier Florin Cîţu ha annunciato che la Romania venderà vaccini anti-Covid a più Paesi, tra cui la Danimarca, che dovrebbe ricevere circa un milione di dosi, di cui donerà gran parte. Il primo ministro sostiene che il principale obiettivo — quello di porre fine alla pandemia — è stato portato a compimento, sebbene i target di vaccinazione annunciati ripetutamente non siano stati raggiunti. In più, la Romania ha chiesto la sospensione della consegna di alcune dosi di vaccino anti-COVID a giugno e ne riceverà circa 2,6 milioni di dosi, sui 7,1 milioni previsti inizialmente per questo mese. Stando al segretario di stato nel Ministero della Salute, Andrei Baciu, si tratta di tranche di vaccini Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Quanto al siero prodotto da Johnson&Johnson, per il momento, non si sospende la consegna delle dosi e delle tranche settimanali.
Daniela Budu, 29.06.2021, 13:33
In un momento in cui l’interesse dei romeni per la vaccinazione anti-coronavirus è diminuito parecchio, la Romania deve prendere decisioni in merito alle dosi non utilizzate o che stanno per scadere. Nel contesto, il premier Florin Cîţu ha annunciato che la Romania venderà vaccini anti-Covid a più Paesi, tra cui la Danimarca, che dovrebbe ricevere circa un milione di dosi, di cui donerà gran parte. Il primo ministro sostiene che il principale obiettivo — quello di porre fine alla pandemia — è stato portato a compimento, sebbene i target di vaccinazione annunciati ripetutamente non siano stati raggiunti. In più, la Romania ha chiesto la sospensione della consegna di alcune dosi di vaccino anti-COVID a giugno e ne riceverà circa 2,6 milioni di dosi, sui 7,1 milioni previsti inizialmente per questo mese. Stando al segretario di stato nel Ministero della Salute, Andrei Baciu, si tratta di tranche di vaccini Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Quanto al siero prodotto da Johnson&Johnson, per il momento, non si sospende la consegna delle dosi e delle tranche settimanali.
Finora, la Romania ha ricevuto, in tutto, quasi 15 milioni di dosi di vaccino anti-COVID. “Sin dall’inizio, la Commissione Europea ha firmato contratti con più compagnie per un numero di dosi superiore a quello delle persone eleggibili stimato inizialmente. È stata presa in considerazione anche la situazione in cui ci sarà un’eccedenza di dosi. Appunto per questo motivo, in ciascun contratto è prevista la possibilità di donare o di rivendere le dosi che avanzano” — ha dichiarato Andrei Baciu, aggiungendo che tale situazione è riscontrata in tutti gli stati europei. “Queste sono state le condizioni stabilite dalla Commissione Europea con le compagnie produttrici, appunto per garantire ai cittadini europei un accesso ai sieri quanto più rapido e in quantità maggiore. E siamo arrivati anche a questo punto, non solo in Romania, ma dappertutto in Europa, c’è un’eccedenza di dosi”, ha dichiarato Andrei Baciu. Secondo lui, prima che siano portati a compimento ed entrino in funzione meccanismi centrali di donazione o di rivendita, la Romania ha avviato l’attività di donazione di vaccini alla confinante Moldova, repubblica a maggioranza romenofona.
Dal canto suo, il capo della campagna vaccinale, Valeriu Gheorghiță, ha annunciato che la Romania ha nei depositi circa 35.000 dosi di vaccino AstraZeneca che scadono alla fine di questo mese e che molto probabilmente saranno distrutte. Egli ha dato assicurazioni che, al momento, in Romania, non ci sono difficoltà legate allo stoccaggio delle dosi di vaccino. Intanto, la pandemia di COVID-19 continua il trend discendente in tutto il Paese e le autorità attribuiscono l’evoluzione alla vaccinazione. Dall’inizio della campagna, il 27 dicembre 2020, sono state vaccinate circa 4,7 milioni di persone, la maggior parte con entrambe le dosi. Il target delle autorità era di raggiungere 5 milioni di vaccinati entro il 1° giugno.