COVID-19: la nuova legge sulla quarantena e l’isolamento
La nuova legge sulla quarantena e l’isolamento, adottata la settimana scorsa dal Parlamento di Bucarest è entrata in vigore. Contestata con veemenza da una parte della società civile, la quale è del parere che, in base a questo atto normativo, tutti i romeni siano trasformati in “sospetti”, la legge è invece difesa dall’attuale potere politico, che invoca la sua necessità tenuto conto del numero in aumento dei contagi dal nuovo coronavirus. Inoltre, dall’inizio della crisi sanitaria in Romania, a fine febbraio, fino all’adozione del documento, la quarantena e l’isolamento sono stati decisi solo in base ad un decreto ministeriale, fatto che, stando alla Corte Costituzionale, trasgredisce la Legge fondamentale.
Roxana Vasile, 22.07.2020, 12:34
Attualmente, una volta entrata in vigore, la legge offre gli strumenti necessari per poter diminuire il numero dei contagi, afferma il ministro della Salute, Nelu Tătaru. Negli ultimi cinque mesi, su una popolazione di circa 19 milioni, oltre 39 mila persone sono state rilevate positive al Covid-19, oltre 2 mila sono morte e più di 24 mila sono guarite. Nelu Tătaru ha dichiarato che le prossime due settimane saranno importanti per l’evoluzione della malattia nel caso delle persone attualmente positive al virus. Ci troviamo in un momento pandemico di crescita progressiva del numero di contagi. Seguiranno due settimane difficili in cui imporremo di nuovo misure di quarantena, isolamento ospedaliero e fiduciario. A seconda della cooperazione nell’applicazione di queste misure, a seconda dell’osservanza di certe norme di svolgimento delle attività, potremmo vedere anche gli sviluppi nel prossimo periodo. Tutti i nuovi focolai sono controllati tramite indagini epidemiologiche e laddove ci sarà una sovrasollecitazione dell’attività medica — e mi riferisco ai reparti di terapia intensiva — potremmo, in base a questa legge, distaccare personale, ma anche spostare malati negli ospedali in cui ci sono posti in terapia intensiva”, afferma iIl ministro della Salute.
Fino all’adozione della legge sulla quarantena e l’isolamento, sullo sfondo della decisione della CCR e di un vuoto legislativo, quasi 4 mila malati sono stati dimessi su richiesta oppure hanno rifiutato di essere ricoverati in ospedale. Ora, i loro casi saranno rivalutati dal punto di vista medico dalle Direzioni di sanità pubblica, che prenderanno la decisione o dell’isolamento fiduciario per 14 giorni delle persone rilevate positive, ma asintomatiche, o del ricovero ospedaliero delle persone positive che presentano anche sintomi specifici. In più, in seguito alle nuove regolamentazioni, i malati diagnosticati con Covid-19 non possono più chiedere di essere dimessi. I test saranno re-prioritizzati e avranno la precedenza le prove delle indagini epidemiologiche. Inoltre, potrà essere disposta la quarantena zonale per comunità in cui il diffondersi del virus è significativo, senza che si tratti di focolai.