COVID-19: la legge sullo stato di allerta
Dopo due mesi di stato di emergenza, istituito a causa della situazione generata dalla pandemia di coronavirus, in Romania segue lo stato di allerta e un allentamento delle misure di restrizione. Bucarest segue così l’esempio degli stati europei che, nella maggior parte, sono passati al graduale allentamento delle misure di lotta alla diffusione del virus. Durante lo stato di allerta, in Romania gran parte delle restrizioni resta in vigore e, a differenza di altri Paesi, non vengono riprese le lezioni nelle scuole, i ristoranti e i bar restano chiusi e anche gli spostamenti fuori dalle località di residenza sono sottoposti a restrizioni. Riaprono invece i parchi e, all’interno delle località, non sarà più d’obbligo l’autocertificazione. In più, le mascherine diventano obbligatorie negli spazi chiusi.
Daniela Budu, 14.05.2020, 12:20
Dopo due mesi di stato di emergenza, istituito a causa della situazione generata dalla pandemia di coronavirus, in Romania segue lo stato di allerta e un allentamento delle misure di restrizione. Bucarest segue così l’esempio degli stati europei che, nella maggior parte, sono passati al graduale allentamento delle misure di lotta alla diffusione del virus. Durante lo stato di allerta, in Romania gran parte delle restrizioni resta in vigore e, a differenza di altri Paesi, non vengono riprese le lezioni nelle scuole, i ristoranti e i bar restano chiusi e anche gli spostamenti fuori dalle località di residenza sono sottoposti a restrizioni. Riaprono invece i parchi e, all’interno delle località, non sarà più d’obbligo l’autocertificazione. In più, le mascherine diventano obbligatorie negli spazi chiusi.
La forma finale della legge sulle misure applicate durante lo stato di allerta è stata adottata, mercoledì, dalla Camera dei Deputati di Bucarest, quale istituzione con potere decisionale, essendo apportate più modifiche alla forma iniziale del documento approvato dal Senato. Tra queste, la reintroduzione delle restrizioni di circolazione, inizialmente eliminate dai senatori, la possibilità di aprire le terrazze, osservando le misure sanitarie e la distanza fisica, come pure i centri commerciali con una superficie inferiore ai 15.000 mq. Le multe applicate per l’inosservanza delle misure imposte dalle autorità, non potranno superare 15.000 lei (pari a circa 3.000 euro).
Lo stato di emergenza, istituito il 16 marzo scorso per un mese e prorogato di altri 30 giorni, ha imposto l’applicazione di misure relative all’attività commerciale e dei servizi, la situazione sanitaria, i rapporti di lavoro o l’attività dei culti religiosi, ma anche il regime delle multe. In questo periodo sono state emesse 12 ordinanze militari relative a tutti questi settori. Lo stato di emergenza è stato istituito sul territorio della Romania poco dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva dichiarato la pandemia di coronavirus. Finora, in Romania sono stati registrati oltre mille decessi causati dal nuovo virus e i contagi ammontano a oltre 16.000, secondo i più recenti dati trasmessi dal Gruppo di Comunicazione Strategica. La buona notizia è che la metà delle persone contagiate è guarita. Da oltre due settimane, i casi attivi di coronavirus accertati in Romania si aggirano sui 7.300 – 7.500. In più, anche la media dei guariti è cominciata ad avvicinarsi e addirittura a superare in alcuni giorni il numero dei nuovi casi annunciati ogni giorno.