COVID-19: il personale sanitario romeno, in prima linea
Per il momento, il numero dei contagi accertati in Romania è inferiore di molto a quello registrato in altri Paesi dellEuropa occidentale, come Italia, Spagna, Francia, Germania, Svizzera oppure Olanda. Gli esperti di Bucarest tendono a pensare, però, che il picco dellepidemia in Romania potesse arrivare a fine aprile. Cosicché, prendendo in considerazione lo scenario più pessimistico, le autorità stanno preparando il sistema sanitario per far fronte quanto meglio a questa sfida. Però è una lotta contro il tempo.
Roxana Vasile, 30.03.2020, 12:32
Per il momento, il numero dei contagi accertati in Romania è inferiore di molto a quello registrato in altri Paesi dellEuropa occidentale, come Italia, Spagna, Francia, Germania, Svizzera oppure Olanda. Gli esperti di Bucarest tendono a pensare, però, che il picco dellepidemia in Romania potesse arrivare a fine aprile. Cosicché, prendendo in considerazione lo scenario più pessimistico, le autorità stanno preparando il sistema sanitario per far fronte quanto meglio a questa sfida. Però è una lotta contro il tempo.
Ieri sera, sono state annunciate misure che riguardano il personale in prima linea. Il personale sanitario specializzato, il personale sanitario medio, ausiliare e sanitario con studi universitari non può rifiutare di essere distaccato o delegato durante lo stato di emergenza e deve andare ovunque cè bisogno, anche negli ospedali pubblici con deficit significativo di personale in altre province, come annunciato dal capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat.
Gli ospedali non potranno più rifiutare il ricovero dei pazienti con la scusa che non esiste la conferma o meno del contagio dal nuovo coronavirus. In queste condizioni, il personale medico è obbligato a proteggersi in tutti i casi. ʺIl rifiuto di ricoverare un malato che ha bisogno di cure ospedaliere diventa caso penale. Attiriamo lattenzione ai manager e ai capi reparti, come pure ai medici che fanno turni negli ospedali, che ai malati non si può rifiutare la cura con la scusa che non esiste la conferma o meno del contagio dal COVID-19ʺ, ha dichiarato Raed Arafat.
Daltra parte, il numero dei test fatti alla popolazione aumenterà progressivamente, dice il medico Alexandru Rafila, presidente della Società Romena di Microbiologia. ʺE molto bene che riusciamo, da una settimana allaltra, a raddoppiare, praticamente, la capacità di testare e spero che, entro qualche settimana, possiamo testare fino a 10.000 persone al giornoʺ, afferma Alexandru Rafila.
Intanto, un aereo C-17 Globemaster III della NATO ha portato a Bucarest un secondo trasporto contenente 100.000 tute protettive, che la Romania ha acquistato dalla Corea del Sud. Nei pressi di Bucarest, nel perimetro dellIstituto di Gerontologia e Geriatria “Ana Aslan, sabato è stato dichiarato operativo un ospedale di tipo ROL 2, allestito dallEsercito Romeno. LOspedale farà da sezione esterna dellOspedale Militare di Emergenza della capitale romena.
Anche a Costanza è in corso di allestimento un Ospedale Modulare di Isolamento e Trattamento che sarà unestensione del Reparto di Malattie Infettive dellOspedale Militare della città in riva al Mar Nero. Non in ultimo, da domenica è iniziata la produzione interna delle prime mascherine e, a breve, saranno prodotti 150.000 pezzi al giorno.