Covid 19: evoluzione preoccupante della pandemia
La crisi sanitaria provocata da Covid-19 non sembra affievolirsi. Secondo le informazioni ufficiali, in Romania, si contano ogni giorno alcune decine di decessi per Covid 19 e alcune centinaia di nuovi contagi. In lieve crescita anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva – si tratta di circa 300. Stando alle autorità, sono oltre 38.100 i romeni contagiati nei 5 mesi dallinizio della crisi sanitaria, di cui oltre il 60% sono guariti e oltre 2000 sono deceduti. Ne risulta che, in Romania, ci sono attualmente al massimo 13 mila contagi a una popolazione di oltre 19 milioni di persone. In questo contesto, il ministro romeno della Sanità, Nelu Tătaru, si è dichiarato preoccupato per linosservanza delle regole di protezione sanitaria imposte nel contesto della pandemia, soprattutto nelle stazioni montane sulla Valle del Prahova, nei Carpazi Meridionali, e sul litorale romeno del Mar Nero, dove, in piena stagione estiva, la gente dimentica delle restrizioni ancora in vigore – lobbligo di indossare la mascherina negli spazi pubblici chiusi e il distanziamento fisico. La situazione, afferma Nelu Tătaru, dovrebbe preoccupare i romeni che, una volta tornati nelle loro località, possono generare trasmissioni comunitarie accentuate. Nel mirino province come quelle di Argeş e Dâmboviţa, nel sud del Paese, oppure di Buzău, Brăila e Galaţi, nel sud-est, dove i contagi sono stati ultimamente in crescita. Nelu Tătaru punta, però, sulla legge sulla quarantena e lisolamento, adottata la scorsa settimana.
Roxana Vasile, 20.07.2020, 16:07
La crisi sanitaria provocata da Covid-19 non sembra affievolirsi. Secondo le informazioni ufficiali, in Romania, si contano ogni giorno alcune decine di decessi per Covid 19 e alcune centinaia di nuovi contagi. In lieve crescita anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva – si tratta di circa 300. Stando alle autorità, sono oltre 38.100 i romeni contagiati nei 5 mesi dallinizio della crisi sanitaria, di cui oltre il 60% sono guariti e oltre 2000 sono deceduti. Ne risulta che, in Romania, ci sono attualmente al massimo 13 mila contagi a una popolazione di oltre 19 milioni di persone. In questo contesto, il ministro romeno della Sanità, Nelu Tătaru, si è dichiarato preoccupato per linosservanza delle regole di protezione sanitaria imposte nel contesto della pandemia, soprattutto nelle stazioni montane sulla Valle del Prahova, nei Carpazi Meridionali, e sul litorale romeno del Mar Nero, dove, in piena stagione estiva, la gente dimentica delle restrizioni ancora in vigore – lobbligo di indossare la mascherina negli spazi pubblici chiusi e il distanziamento fisico. La situazione, afferma Nelu Tătaru, dovrebbe preoccupare i romeni che, una volta tornati nelle loro località, possono generare trasmissioni comunitarie accentuate. Nel mirino province come quelle di Argeş e Dâmboviţa, nel sud del Paese, oppure di Buzău, Brăila e Galaţi, nel sud-est, dove i contagi sono stati ultimamente in crescita. Nelu Tătaru punta, però, sulla legge sulla quarantena e lisolamento, adottata la scorsa settimana.
“Siamo in un momento abbastanza difficile. Avremo due settimane abbastanza problematiche che, nel contesto in cui la legge entrerà in vigore martedi, potremo gestire, ma serve una collaborazione sia da parte degli operatori economici, ai quali abbiamo facilitato la riapertura degli affari nel contesto dellallentamento delle misure restrittive, che della popolazione civile, che dovrebbe rispettare le regole di applicazione e funzionamento di queste misure di allentamento. A seconda dellevoluzione, scatteranno anche certe restrizioni. Noi non vogliamo reintrodurre restrizioni, noi vogliamo che tutti siano consapevoli delle regole e le rispettino. Se non verranno rispettate, si intensificheranno i controlli nel successivo periodo”, ha detto il ministro.
Problemi più grandi o più piccoli generati dalla pandemia ci sono dapperttutto nel mondo – da dicembre fino adesso sono morte oltre 600 mila persone. Gli stati più colpiti sono gli Usa, con oltre 140 mila decessi, seguiti dal Brasile, dalla Gran Bretagna, dal Messico e dallItalia. Il presidente americano Donald Trump si è dichiarato convinto che la malattia provocata dal nuovo coronavirus si estinguerà. Non ci resta altro che sperare!