COVID-19: controlli e multe nel periodo della pandemia
Dopo che in Romania il numero dei contagi dal nuovo coronavirus è aumentato parecchio ultimamente, in seguito all’allentamento delle restrizioni, le autorità hanno intensificato i controlli per verificare il modo in cui sono osservate le attuali regole di sicurezza sanitaria. Questo weekend sono state prese di mira soprattutto le zone turistiche affollate, come il litorale del Mar Nero (sud-est) e le stazioni montane sulla valle del Prahova (centro). Equipaggi misti, formati da poliziotti, gendarmi e rappresentanti di istituzioni incaricate del controllo in vari settori hanno verificato persone giuridiche dell’industria dell’accoglienza, ma anche persone fisiche. Le autorità hanno ribadito che il principale obiettivo è di prevenire il diffondersi del virus e non applicare sanzioni però, laddove sono state scoperte gravi sregolatezze, sono state prese misure ferme.
Eugen Coroianu, 06.07.2020, 11:39
Dopo che in Romania il numero dei contagi dal nuovo coronavirus è aumentato parecchio ultimamente, in seguito all’allentamento delle restrizioni, le autorità hanno intensificato i controlli per verificare il modo in cui sono osservate le attuali regole di sicurezza sanitaria. Questo weekend sono state prese di mira soprattutto le zone turistiche affollate, come il litorale del Mar Nero (sud-est) e le stazioni montane sulla valle del Prahova (centro). Equipaggi misti, formati da poliziotti, gendarmi e rappresentanti di istituzioni incaricate del controllo in vari settori hanno verificato persone giuridiche dell’industria dell’accoglienza, ma anche persone fisiche. Le autorità hanno ribadito che il principale obiettivo è di prevenire il diffondersi del virus e non applicare sanzioni però, laddove sono state scoperte gravi sregolatezze, sono state prese misure ferme.
Al mare, ad esempio, le multe inflitte hanno superato 35 mila euro in una sola notte, mentre nel distretto di Prahova sono stati effettuati circa 170 controlli, in seguito ai quali sono state inflitte più di 100 multe. Nella provincia di Argeş (sud), quasi 180 persone che non indossavano le mascherine in spazi in cui sono obbligatorie sono state punite. A Braşov (centro) la compagnia organizzatrice di un festival al quale non erano osservate le misure di prevenzione contro la diffusione del COVID-19 è stata multata di circa 10 mila euro e l’attività della compagnia è stata sospesa. Anche un club di Bucarest è stato multato e chiuso temporaneamente questo fine-settimana. Venerdì notte, più di 1.100 multe, per un valore di quasi 100 mila euro, sono state inflitte a livello nazionale da quasi 8000 dipendenti del Ministero dell’Interno, mobilitati per azioni di controllo.
Le autorità ammoniscono che le azioni continueranno durante lo stato di allerta, soprattutto sul litorale, nelle zone affollate, nei centri commerciali, mercati e locali all’aperto. Il ministro dell’Interno, Marcel Vela, ha sottolineato che gli operatori economici che trasgrediscono le regole rischiano la sospensione dell’autorizzazione di funzionamento. Vela ha aggiunto che, in seguito al distaccamento sul litorale di più poliziotti di altre zone del Paese, il numero dei controlli aumenterà. Il ministro ha aggiunto che spera che non sia necessario chiudere le spiagge. Dal 4 luglio, esiste anche una linea verde, dove i romeni possono segnalare situazioni in cui sono trasgredite le norme di protezione sanitaria.
Con alcune eccezioni, la Corte Costituzionale ha dichiarato le multe inflitte questa primavera, durante lo stato di emergenza, contrarie alla legge fondamentale, aprendo vie giuridiche supplementari per la loro cancellazione. Fino a inizio maggio, le autorità hanno multato oltre 300.000 persone di una somma totale che supera 120 milioni di euro. In realtà, diceva il ministro delle Finanze, la cifra non è molto alta, perché la gente ha avuto a disposizione 15 giorni lavorativi per pagare metà della multa e la maggior parte non ha pagato affatto.