Covid-19: città romene in quarantena
Anche in Romania le autorità stanno prendendo misure atte a contenere, il più possibile, laumento del numero di contagi. In molti Paesi sono state introdotte di nuovo restrizioni, in seguito alla salita dei contagi, e gli specialisti sono del parere che la seconda ondata della pandemia potrebbe essere più grave della prima. In Romania, sempre più località chiedono di essere messe in quarantena, per far fronte al numero sempre maggiore di casi di Covid-19. Quasi ogni giorno, vengono superati i record negativi, che si tratti di contagi, di persone decedute o di malati ricoverati nei reparti di terapia intensiva.
Leyla Cheamil, 12.11.2020, 12:54
Da mercoledì, la città di Baia Mare (nord-ovest) è in quarantena per 14 giorni, ma la situazione è grave in molte altre città. Nella metà del territorio del Paese lindice di contagio ha superato tre casi di coronavirus su mille abitanti, nelle ultime due settimane. Il maggiore tasso di contagio si registra a Sibiu (centro), superando 7 casi su mille abitanti, mentre nel capoluogo provinciale lindice ha superato persino 11 su mille. Secondo le autorità di Sibiu, la quarantena è una delle opzioni e gli esperti di sanità pubblica troveranno le migliori soluzioni per gestire questi sviluppi negativi.
Domani, è prevista una nuova seduta del Comitato Provinciale per le Situazioni di Emergenza di Sibiu, alla quale è atteso anche il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, e si deciderà se verrà o meno istituita la quarantena zonale nella città di Sibiu e altre tre località proposte. Nella provincia di Sibiu, numerose persone contagiate dal Covid-19 arrivano negli ospedali, già affollati, mentre nei reparti di terapia intensiva non ci sono più posti.
Daltronde, laumento del numero di contagi mette sotto pressione il personale sanitario. I dipendenti del settore, in prima linea nella lotta contro il nuovo virus, mettono in pericolo le proprie vite per salvare le persone affette dal SARS CoV-2. Da quando è stato accertato il primo contagio in Romania, un numero significativo di medici, infermieri, personale dellambulanza sono stati rilevati positivi e, per sfortuna, si registrano vittime anche tra di loro.