Covid-19: ciclo vaccinale completo per sette milioni di romeni
La Romania ha superato la soglia di sette milioni di persone che hanno completato il ciclo vaccinale contro il nuovo coronavirus, il che rappresenta circa il 37% della popolazione. Lo ha reso pubblico il Comitato Nazionale per il Coordinamento delle Attività relative alla Vaccinazione contro il COVID-19, nel contesto in cui i medici ribadiscono che l’immunizzazione deve restare il metodo più importante di prevenzione del contagio. Gli esperti di salute affermano che le misure preventive e di distanziamento vanno osservate anche nel prossimo periodo, soprattutto perché i Paesi occidentali, in cui il tasso d’immunizzazione è più alto, si confrontano nuovamente con una crescita dei contagi. Anche se, in Romania, l’incidenza dei nuovi casi di COVID-19 è in calo, resta ancora alto il numero dei decessi causati dalle complicanze del COVID-19 e dei pazienti in condizioni gravi.
Il manager dell’Ospedale Universitario di Emergenza di Bucarest, il medico e professore Cătălin Cârstoiu, afferma che, sebbene il numero di nuovi casi di infezione sia apparentemente calato, ci sarà ancora una pressione sui grandi ospedali anche nel prossimo periodo: Nei grandi ospedali, come è l’Ospedale Universitario, continuerà ad esserci una situazione tesa nelle prossime settimane perché, lo sappiamo tutti, nelle terapie intensive o nei grandi ospedali arrivano malati in condizioni medie e gravi di malattia, cosicché anche se nei centri di pronto soccorso sembra ci sia un trend discendente, la situazione continua ad essere complicata. Nell’ospedale, non ci sono più 450, ma 350 pazienti ricoverati. Ma è anche vero che è per la prima volta, dopo quasi due mesi e mezzo, che il numero dei malati negativi al Covid ricoverati supera quello dei malati positivi.
Il Comitato Nazionale per il Coordinamento delle Attività relative alla Vaccinazione stima che, entro la fine del mese, siano portati a compimento i preparativi logistici per l’immunizzazione anti-COVID dei bambini con età comprese tra 5 e 11 anni. La vaccinazione per questa fascia d’età potrebbe iniziare a dicembre oppure, in uno scenario meno probabile, a gennaio dell’anno prossimo. I bambini con età inferiori agli 11 anni potranno essere vaccinati in centri in cui è disponibile il siero Pfizer BioNTtech, ma anche nei gabinetti dei medici di famiglia. La piattaforma specializzata sarà modificata di modo che un adulto possa programmare un bambino.
D’altra parte, il problema delle vaccinazioni fittizie rende la situazione più difficile. Due infermiere accusate di aver rilasciato, a pagamento, certificati falsi di vaccinazione anti-COVID presso un centro della dogana Petea sono in custodia cautelare per 30 giorni. La stessa decisione è stata presa anche nel caso di due operatori del centro vaccinale. Stando ai procuratori, una delle infermiere e i due operatori avrebbero preteso e intascato più volte tra 250 e 300 euro dalle persone che volevano ottenere certificati di vaccinazione e il certificato digitale europeo COVID senza inocularsi le dosi di vaccino. La seconda infermiera avrebbe fatto da tramite.
Leyla Cheamil, 18.11.2021, 15:06
La Romania ha superato la soglia di sette milioni di persone che hanno completato il ciclo vaccinale contro il nuovo coronavirus, il che rappresenta circa il 37% della popolazione. Lo ha reso pubblico il Comitato Nazionale per il Coordinamento delle Attività relative alla Vaccinazione contro il COVID-19, nel contesto in cui i medici ribadiscono che l’immunizzazione deve restare il metodo più importante di prevenzione del contagio. Gli esperti di salute affermano che le misure preventive e di distanziamento vanno osservate anche nel prossimo periodo, soprattutto perché i Paesi occidentali, in cui il tasso d’immunizzazione è più alto, si confrontano nuovamente con una crescita dei contagi. Anche se, in Romania, l’incidenza dei nuovi casi di COVID-19 è in calo, resta ancora alto il numero dei decessi causati dalle complicanze del COVID-19 e dei pazienti in condizioni gravi.
Il manager dell’Ospedale Universitario di Emergenza di Bucarest, il medico e professore Cătălin Cârstoiu, afferma che, sebbene il numero di nuovi casi di infezione sia apparentemente calato, ci sarà ancora una pressione sui grandi ospedali anche nel prossimo periodo: Nei grandi ospedali, come è l’Ospedale Universitario, continuerà ad esserci una situazione tesa nelle prossime settimane perché, lo sappiamo tutti, nelle terapie intensive o nei grandi ospedali arrivano malati in condizioni medie e gravi di malattia, cosicché anche se nei centri di pronto soccorso sembra ci sia un trend discendente, la situazione continua ad essere complicata. Nell’ospedale, non ci sono più 450, ma 350 pazienti ricoverati. Ma è anche vero che è per la prima volta, dopo quasi due mesi e mezzo, che il numero dei malati negativi al Covid ricoverati supera quello dei malati positivi.
Il Comitato Nazionale per il Coordinamento delle Attività relative alla Vaccinazione stima che, entro la fine del mese, siano portati a compimento i preparativi logistici per l’immunizzazione anti-COVID dei bambini con età comprese tra 5 e 11 anni. La vaccinazione per questa fascia d’età potrebbe iniziare a dicembre oppure, in uno scenario meno probabile, a gennaio dell’anno prossimo. I bambini con età inferiori agli 11 anni potranno essere vaccinati in centri in cui è disponibile il siero Pfizer BioNTtech, ma anche nei gabinetti dei medici di famiglia. La piattaforma specializzata sarà modificata di modo che un adulto possa programmare un bambino.
D’altra parte, il problema delle vaccinazioni fittizie rende la situazione più difficile. Due infermiere accusate di aver rilasciato, a pagamento, certificati falsi di vaccinazione anti-COVID presso un centro della dogana Petea sono in custodia cautelare per 30 giorni. La stessa decisione è stata presa anche nel caso di due operatori del centro vaccinale. Stando ai procuratori, una delle infermiere e i due operatori avrebbero preteso e intascato più volte tra 250 e 300 euro dalle persone che volevano ottenere certificati di vaccinazione e il certificato digitale europeo COVID senza inocularsi le dosi di vaccino. La seconda infermiera avrebbe fatto da tramite.