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COVID-19: appelli alla responsabilità civica

Le autorità di Bucarest hanno lanciato mercoledì appelli ripetuti e insistenti alla popolazione a osservare le regole di sicurezza sanitaria, dopo che il numero dei contagi dal nuovo coronavirus è aumentato moltissimo ultimamente. Le principali cause sono la reticenza crescente della popolazione ad applicare queste misure, diventate semplici raccomandazioni dopo che la Corte Costituzionale ha invalidato la legislazione sull’isolamento e la quarantena applicata durante lo stato di emergenza e di allerta.

COVID-19: appelli alla responsabilità civica
COVID-19: appelli alla responsabilità civica

, 09.07.2020, 11:15

Le autorità di Bucarest hanno lanciato mercoledì appelli ripetuti e insistenti alla popolazione a osservare le regole di sicurezza sanitaria, dopo che il numero dei contagi dal nuovo coronavirus è aumentato moltissimo ultimamente. Le principali cause sono la reticenza crescente della popolazione ad applicare queste misure, diventate semplici raccomandazioni dopo che la Corte Costituzionale ha invalidato la legislazione sull’isolamento e la quarantena applicata durante lo stato di emergenza e di allerta.



Il Governo liberale ha inoltrato un nuovo atto legislativo al Parlamento dominato dall’opposizione socialdemocratica, al quale il presidente Klaus Iohannis ha chiesto di esaminarlo con urgenza. Il capo dello stato ha sottolineato che, fino a qualche settimana fa, la pandemia era tenuta sotto controllo, però al momento le cose vanno in una direzione sbagliata e ne sono responsabili, in ugual misura, i cittadini e le autorità. Il presidente ha chiesto alla gente di indossare la mascherina, di osservare il distanziamento sociale e di lavarsi spesso le mani ed ha aggiunto che, se la situazione peggiorerà, si potrebbero imporre alcune misure restrittive. Iohannis ha affermato che al momento il sistema sanitario riesce a far fronte ai contagi dal nuovo coronavirus, però ha attirato l’attenzione che i posti in terapia intensiva sono limitati.



Il Governo non desidera istituire restrizioni, ma prenderà qualsiasi misura necessaria, ha affermato, dal canto suo, il premier Ludovic Orban. Il primo ministro ha trasmesso ai romeni che nessuno è al riparo dal virus ed ha deplorato l’esistenza, negli ultimi mesi, di campagne organizzate volte a determinare la gente a diffidare dell’esistenza del nuovo coronavirus. “Quando ti ammali, rischi di mettere in pericolo anche i tuoi cari, perché il virus lo trasmetti alle persone con cui entri in contatto più spesso. Se non badate alla propria salute e non credete nell’esistenza del virus oppure credete che non sia pericoloso, vi prego di pensare al vostro fratello, alla vostra madre, al vostro padre, al figlio, agli amici e ai colleghi”, ha dichiarato Ludovic Orban. Ci troviamo in un momento cruciale, ha aggiunto il capo dell’esecutivo romeno.



Il ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha dichiarato che, al momento, non si possono istituire nuove misure di allentamento delle restrizioni, com’era previsto, fino a quando il numero dei contagi non diminuirà. Il ministro ha aggiunto che dopo la recente decisione della Corte Costituzionale, 30.000 persone sospette di contagio dal nuovo coronavirus hanno lasciato l’isolamento e circa 1.300 sono partite dai centri di quarantena. Sul litorale romeno, Nelu Tătaru ha chiesto ai turisti di osservare le regole raccomandate in questo periodo di pandemia ed ha auspicato che alla metà della prossima settimana sia pronto il quadro legislativo che permetta al governo di istituire le misure che si impongono. “Le persone asintomatiche oppure quelle che chiedono di essere dimesse sono pregate di restare in isolamento domiciliare per almeno 14 giorni. Chi si sente male si deve recare al pronto soccorso per l’accertamento dello stato di salute”, ha aggiunto il ministro della Salute.

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