Costituzione: Corte conclude esame nuovo progetto
In vigore dal 2003, l’attuale Costituzione della Romania potrebbe essere modificata prossimamente. Le proposte di revisione sono state esaminate dalla Corte Costituzionale, che ha individuato 26 articoli o commi non conformi alla legge fondamentale. Un referendum sulla revisione è previsto per fine maggio, in contemporanea con le elezioni europee. Ai sensi della legge, il Parlamento è tenuto a riesaminare il progetto, tenendo in considerazione le raccomandazioni della Corte Costituzionale.
Corina Cristea, 17.02.2014, 13:05
In vigore dal 2003, l’attuale Costituzione della Romania potrebbe essere modificata prossimamente. Le proposte di revisione sono state esaminate dalla Corte Costituzionale, che ha individuato 26 articoli o commi non conformi alla legge fondamentale. Un referendum sulla revisione è previsto per fine maggio, in contemporanea con le elezioni europee. Ai sensi della legge, il Parlamento è tenuto a riesaminare il progetto, tenendo in considerazione le raccomandazioni della Corte Costituzionale.
Il vicepresidente della commissione parlamentare per la revisione della Costituzione, Ioan Chelaru, ha spiegato a Radio Romania che saranno esaminati “i testi dichiarati inconstituzionali e, ai sensi della legge, li sostituiremo al fine di rispondere alle richieste della Corte. Quando riceveremo anche la motivazione, è possibile anche aggiustare alcuni, ma ancora non lo sappiamo. Intanto, probabilmente a metà marzo, riceveremo anche il rapporto della Commissione di Venezia e, con i progetti modificati, obbligatoriamente su richiesta della Corte Costituzionale e relativamente obbligatoriamente su indicazione della Commissione di Venezia, andremo nella plenaria del Parlamento”, ha spiegato Ioan Chelaru.
Tra i più importanti provvedimenti del nuovo progetto ritenuti incostituzionali si annovera quello secondo cui, per la nomina del premier, il capo dello stato dovrebbe solamente prendere atto della proposta inoltrata dalla maggioranza parlamentare. Incostituzionale è ritenuto anche l’articolo riguardante la cessazione del mandato di senatore o deputato, qualora l’eletto si dimetesse dal partito di cui faceva parte nel momento in cui si era aggiudicato il seggio.
La Corte ha dichiarato incostituzionale anche l’eliminazione della competenza della Procura dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia in materia di inchiesta e rinvio a giudizio dei parlamentari. Il presidente della Corte Costituzionale, Augustin Zegrean, auspica che il Parlamento tenga in considerazione le raccomandazioni dei giudici.
“Riesamineremo la legge una volta passata in Parlamento, e vedremo se la decisione della Corte viene o meno rispettata”, ha detto Zegrean, richiamando l’attenzione che, se la commissione parlamentare per la revisione della Costituzione, dove torna il ddl, non terrà in considerazione le raccomandazioni della Corte, allora si rischia di avere una Legge fondamentale difettosa.