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Corruzione: via libera a taglio pensioni speciali per magistrati condannati

Via libera dalla plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura alla proposta di taglio della pensione speciale dei magistrati condannati per corruzione, per reati dolosi connessi al lavoro e per qualsiasi altro reato che lede il prestigio della giustizia. La legge è applicabile a tutti i magistrati che hanno ricevuto condanne finora. Lo precisato il ministro della Giustizia, Robert Cazanciuc.

Corruzione: via libera a taglio pensioni speciali per magistrati condannati
Corruzione: via libera a taglio pensioni speciali per magistrati condannati

, 21.08.2013, 14:05

Via libera dalla plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura alla proposta di taglio della pensione speciale dei magistrati condannati per corruzione, per reati dolosi connessi al lavoro e per qualsiasi altro reato che lede il prestigio della giustizia. La legge è applicabile a tutti i magistrati che hanno ricevuto condanne finora. Lo precisato il ministro della Giustizia, Robert Cazanciuc.



“In seguito ai dibattiti, il Consiglio Superiore della Magistratura ha fatto alcune proposte tecniche che saranno adottate dal Ministero e abbiamo convenuto su queste categorie di reati. Abbiamo, inoltre, stabilito che questa legge, dal momento in cui diventerà vigente, sarà applicata anche a coloro che sono stati finora condannati per reati di corruzione e che perderanno questa pensione appena la legge entrerà in vigore”, ha spiegato Cazanciuc.



La legge non sarà applicata retroattivamente, i magistrati condannati non dovranno, quindi, restituire le pensioni riscosse finora, ma non beneficeranno più di pensioni calcolate secondo leggi speciali. Attualmente, queste pensioni sfiorano, in alcuni casi, anche 15-16 mila lei (pari a circa 3500 euro). La decisione di taglio delle pensioni speciali arriva dopo una serie di scandali in cui sono stati coinvolti importanti magistrati che hanno ricevuto condanne definitive.



Il premier romeno Victor Ponta annunciava, sin dal 13 agosto, in un’intervista televisiva, che il Ministero della Giustizia ha preparato un disegno di legge in tal senso. “Se si fa pulizia nella giustizia è a beneficio della Romania e dei magistrati corretti, perchè sono tutti trattati alla pari come giudici o procuratori corrotti”, precisava Ponta. Il 90-95% dei magistrati sono corretti, ha aggiunto il premier, ma non dobbiamo far finta di non sapere, ad esempio, che tutti i contratti di restituzioni di proprietà e quelli per gli acquisti pubblici durano tre anni a causa di decisioni giudiziarie contraddittorie.



Negli ultimi 20 anni, la giustizia in Romania è stata costantemente additata, e, ultimamente, i casi di giudici indagati per corruzione sono aumentati. Florin Costiniu, ex giudice presso l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, è solo uno dei casi celebri di magistrati corrotti, essendo condannato all’inizio del 2010 per aver ricevuto tangenti di 200 mila euro per intervenire nel fascicolo di un senatore. E nel più recente caso di corruzione balzato agli onori della cronaca, quello di una giudice della Corte d’Appello di Bucarest, che avrebbe dato sentenze favorevoli in una serie di fascicoli penali, si parla di tangenti di 1,2 milioni di euro.

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