Corruzione: prosegue inchiesta su licenze Microsoft
In Romania proseguono le inchieste nel dossier delle licenze Microsoft, che vede indagati nove ex ministri dei governi presieduti da Emil Boc e Adrian Nastase. I danni arrecati allo Stato romeno sono stimati a decine di milioni di euro.
Radio România, 28.10.2014, 10:18
Dopo audizioni-maratona, la Direzione Nazionale Anticorruzione ha fermato l’ex ministro delle comunicazioni Gabriel Sandu e gli imprenditori Dorin Cocoş e Nicolae Dumitru, accanto al sindaco di Piatra-Neamţ, Gheorghe Ştefan.
Accusato di tangenti e riciclaggio di denaro, l’ex ministro Sandu avrebbe firmato un accordo preferenziale con un gruppo di imprese e avrebbe preteso circa 5 milioni di euro per garantire la continuazione del contratto di licenze Microsoft. Dorin Cocoş e Nicolae Dumitru sono accusati di concussione e riciclaggio di denaro.
Ai primi del mese, il presidente Traian Băsescu aveva autorizzato l’avvio dell’inchiesta penale contro cinque degli ex ministri coinvolti in questo caso: Adriana Ţicău, Gabriel Sandu, Alexandru Athanasiu, Mihai Tănăsescu e Daniel Funeriu.
L’autorizzazione era necessaria, in quanto i cinque non sono parlamentari in questo momento. Per altri tre ex ministri – Ecaterina Andronescu, Şerban Mihăilescu e Valerian Vreme, attualmente parlamentari — i procuratori anticorruzione hanno sollecitato l’autorizzazione del Senato e della Camera per l’avvio dell’inchiesta penale.
Finora, solo la Camera dei deputati ha dato luce verde alla revoca dell’immunità di Valerian Vreme, ex ministro delle comunicazioni.