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Corruzione: classifica Transparency International, Romania al 69esimo posto

La classifica della Transparency International sulla percezione della corruzione nel 2014 colloca la Romania, come anche lanno scorso, al 69esimo posto tra i 175 Paesi analizzati. La classifica rappresenta su una scala da 0 a 100 il tasso di percezione della corruzione nel sistema pubblico da parte degli esperti ed imprenditori. Due terzi dei Paesi del mondo hanno raccolto meno di 50 punti percentuali. Con il 43%, tasso cui si attestano solo altri tre stati del sud dell’Ue — Bulgaria, Grecia e Italia — la Romania si colloca tra i più corrotti membri dell’Unione. Il vicedirettore della filiale romena di Transparency International, Iulia Cospanaru, trova preoccupante non solo il posto occupato dalla Romania, ma anche il fatto che è per il secondo anno consecutivo che si trova tra i Paesi Ue fanalino di coda in questa classifica.

Corruzione: classifica Transparency International, Romania al 69esimo posto
Corruzione: classifica Transparency International, Romania al 69esimo posto

, 04.12.2014, 14:29

La classifica della Transparency International sulla percezione della corruzione nel 2014 colloca la Romania, come anche lanno scorso, al 69esimo posto tra i 175 Paesi analizzati. La classifica rappresenta su una scala da 0 a 100 il tasso di percezione della corruzione nel sistema pubblico da parte degli esperti ed imprenditori. Due terzi dei Paesi del mondo hanno raccolto meno di 50 punti percentuali. Con il 43%, tasso cui si attestano solo altri tre stati del sud dell’Ue — Bulgaria, Grecia e Italia — la Romania si colloca tra i più corrotti membri dell’Unione. Il vicedirettore della filiale romena di Transparency International, Iulia Cospanaru, trova preoccupante non solo il posto occupato dalla Romania, ma anche il fatto che è per il secondo anno consecutivo che si trova tra i Paesi Ue fanalino di coda in questa classifica.



“Il fatto che questo punteggio resti costante è un segnale d’allarme. Dobbiamo considerare che gli ultimi due anni sono stati segnati da campagne elettorali, in cui sono stati portati all’attenzione dell’opinione pubblica una serie di simili casi, il che giustifica, in fin dei conti, questa percezione”, ha spiegato Iulia Cospanaru.



Decine di ex ed attuali ministri, parlamentari, sindaci o presidenti di consigli provinciali, di sinistra o di destra, della maggioranza o dell’opposizione, sono stati indagati, processati e condannati, ultimamente, in cause di corruzione, con danni totali di centinaia di milioni di euro. E, stando ad un Eurobarometro, una parte dei romeni ritengono che ci siano sufficienti indagini anticorruzione di successo, rispetto alla media europea.



“Ci collochiamo con 20 punti sotto la media dei Paesi europei. Ciò si spiega anche attraverso il fatto che, nell’Ue e nello spazio europeo, esistono anche i Paesi con il maggiore punteggio. In generale, nei Paesi nordici possiamo parlare dei punteggi più alti. Quando discutiamo di punteggi alti e della percezione della corruzione, dobbiamo tener sempre conto del fatto che essa c’è dapperttutto. Si manifesta però sotto forme diverse. Un’altra cosa che dobbiamo considerare è che la percezione degli abitanti di questi Paesi sull’esistenza della corruzione è di molto inferiore, in seguito alla qualità dei servizi messi a disposizione dallo stato”, spiega, d’altra parte, Iulia Cospanaru.



Transparency International richiama l’attenzione che le scuole insufficientemente attrezzate, i farmaci contraffatti e le scelte fatte secondo criteri finanziari sono solo alcune delle conseguenze della corruzione nel settore pubblico. Le tangenti e le intese dietro le quinte non solo privano di risorse i più vulenrabili, ma, allo stesso tempo, minano la giustizia e lo sviluppo economico e distruggono la fiducia del pubblico nel governo e nei leader nazionali — affermano inoltre gli esperti di Transparency International.


(traduzione di Adina Vasile)

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