Corruzione: aperti nuovi fascicoli
Membro di spicco del gruppo dei mogul mediatici, il noto uomo d’affari romeno Adrian Sarbu è entrato nel mirino dei procuratori. Sarbu è accusato di istigazione all’evasione fiscale, riciclaggio di denaro e peculato — reati che, stando ai procuratori, avrebbe commesso in veste di patron di un influente gruppo mediatico. Secondo uno scenario ormai abituale, con personaggi dello stesso suo livello giunti in situazioni simili, Sarbu si dichiara innocente e afferma che il fascicolo è una montatura.
Florentin Căpitănescu, 03.02.2015, 13:21
Membro di spicco del gruppo dei mogul mediatici, il noto uomo d’affari romeno Adrian Sarbu è entrato nel mirino dei procuratori. Sarbu è accusato di istigazione all’evasione fiscale, riciclaggio di denaro e peculato — reati che, stando ai procuratori, avrebbe commesso in veste di patron di un influente gruppo mediatico. Secondo uno scenario ormai abituale, con personaggi dello stesso suo livello giunti in situazioni simili, Sarbu si dichiara innocente e afferma che il fascicolo è una montatura.
“Tutto è una montatura, le accuse sono ridicole. Sono queste le manette, si? È inutile aggiungere altro”, ha detto Sarbu.
Con una presenza pubblica discreta, Sarbu ha la reputazione di un visionario che è riuscito, sin dagli anni ’90, ad imporre in Romania un nuovo tipo di management, di tipo occidentale. Il suo fascicolo non è però l’unico ad aver attirato l’attenzione all’inizio di questa settimana. Quattro giudici sono stati condannati per tangenti, nel fascicolo in cui sono accusati che avrebbero aiutato l’imprenditore Dan Adamescu in alcuni casi di insolvenza. Se quest’ultimo ha ricevuto una pena detentiva di 4 anni e 4 mesi, uno dei giudici, Mircea Moldovan, è stato condannato a ben 22 anni — un record assoluto nel mondo dei magistrati. Tuttavia, la sentenza in questo caso non è definitiva.
In un altro fascicolo gestito dalla molto attiva, negli ultimi anni, Direzione Nazionale Anticorruzione, un ex presidente della Federazione Romena di Pugilato, Rudel Obreja, e un sindaco del sud-ovest del Paese sono stati fermati, con l’accusa che, nel 2011, ad un galà di pugilato, avrebbero rubato dai soldi offerti dal Governo, attraverso il Ministero dello Sviluppo, per l’organizzazione dell’evento. Nello stesso fascicolo, l’allora ministro del Turismo e dello Sviluppo Regionale, Elena Udrea, e il suo collega del Ministero dell’Economia, Ion Ariton, attualmente parlamentari, sono anche loro sotto indagine. Messa alle corde, dopo essere stata accusata la scorsa settimana in un altro fascicolo di corruzione, Elena Udrea afferma che la nuova indagine è la risposta alle accuse mosse al direttore interinale dell’Intelligence romena, Florian Coldea. I tre fascicoli, anche se hanno come protagonisti noti uomini d’affari, politici e magistrati, non sono però ritenuti i più spettacolari dell’ultimo periodo. Il che non è da poco in un Paese in cui, fino ai tempi recenti, a questo livello, la giustizia era un concetto quasi inapplicabile.
(traduzione di Adina Vasile)