Coronavirus: somministrato il primo vaccino
La 90enne britannica Margaret Keenan è la prima persona al mondo immunizzata contro il nuovo coronavirus e, insieme a lei, migliaia di connazionali, nel primo giorno del programma britannico di vaccinazioni anti-Covid. Il Regno Unito che, con gli oltre 62.000 decessi, è il Paese europeo con il maggior numero di vittime, diventa anche il primo a somministrare un vaccino Pfizer/BioNTech. I primi a ricevere il vaccino saranno gli anziani ultra 80enni e gli operatori sanitari. Complessivamente, il Regno Unito ha ordinato 40 milioni di dosi.
Roxana Vasile, 09.12.2020, 12:46
Negli Stati Uniti, il Paese più colpito dal nuovo coronavirus, il presidente eletto Joe Biden ha promesso un programma ambizioso di vaccinazione. A sua volta, il presidente in carica, Donald Trump, ha firmato un ordine che concede ai cittadini americani la priorità assoluta nella somministrazione dei vaccini anti-Covid sviluppati dalle compagnie farmaceutiche nazionali. Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson sono tra le più avanzate aziende americane che producono o produrranno vaccini per sradicare la pandemia.
A questo punto, l’agenzia France Presse nota che il resto del mondo dovrebbe basarsi principalmente sulle compagnie europee. Nell’UE, la Commissione ha già approvato più contratti che prevedono l’acquisto di centinaia di migliaia di vaccini anti-Covid. Inoltre, il Consiglio Europeo ha adottato all’unanimità nuove misure che consentiranno agli stati membri di esentare dall’IVA gli ospedali, i medici e le persone fisiche che acquistano vaccini anti-Covid, e kit per il suo rilevamento.
Intanto, in Romania sono stati circa 900 centri di vaccinazione a livello nazionale, in vista della campagna di immunizzazione che inizierà l’anno prossimo. Circa 300 si troveranno in strutture sanitarie, e quasi 600 in altri spazi. Il numero esatto sarà deciso questa settimana. La strategia nazionale di vaccinazione prevede che i primi immunizzati saranno i medici e gli operatori sanitari. Seguiranno le persone che rischiano di sviluppare forme severe della malattia, quelle delle infrastrutture critiche dello stato e poi il resto della popolazione.
Stando all’Organizzazione Mondiale della Sanità, al momento sono in corso i test per 51 potenziali vaccini, di cui tre in fase avanzata: Pfizer/BioNTech, Moderna e AstraZeneca/Oxford.