Coronavirus: Romania, nuovi appelli alla vaccinazione
In Romania, la maggioranza schiacciante del decessi provocati dal nuovo coronavirus, cioè il 93%, si è verificata tra le persone non immunizzate, e il 5% delle vittime non avevano completato il ciclo vaccinale. I dati relativi all’ultima settimana, presentati dal capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, sono il supporto in cifre dell’arringa a favore della vaccinazione. Sempre nell’ultima settimana, oltre l’80% dei casi accertati è stato rilevato tra le persone non vaccinate. Da luglio, quando la Romania contava solo qualche decina di casi di infezione al giorno, si è arrivati ora a più di 2.000, richiama l’attenzione Raed Arafat.
Ştefan Stoica, 10.09.2021, 11:07
In Romania, la maggioranza schiacciante del decessi provocati dal nuovo coronavirus, cioè il 93%, si è verificata tra le persone non immunizzate, e il 5% delle vittime non avevano completato il ciclo vaccinale. I dati relativi all’ultima settimana, presentati dal capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, sono il supporto in cifre dell’arringa a favore della vaccinazione. Sempre nell’ultima settimana, oltre l’80% dei casi accertati è stato rilevato tra le persone non vaccinate. Da luglio, quando la Romania contava solo qualche decina di casi di infezione al giorno, si è arrivati ora a più di 2.000, richiama l’attenzione Raed Arafat.
Si tratta di una crescita considerevole, che ha incrementato anche il numero delle degeneze nelle terapie intensive da una settantina a più di 500, ha aggiunto il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, trasmettendo alle persone che manifestano sintomi di Covid di non andare al lavoro, rispettare le regole sanitarie, fare il tampone e contattare il medico di base il prima possibile, per non ostruire le azioni volte a contenere il diffondersi dell’epidemia.
La vaccinazione resta la soluzione più facile per superare la pandemia. Tuttavia, la Romania mantiene un ritmo basso, e il numero delle somministrazioni giornaliere è ormai inferiore a 10.000. La copertura vaccinale nazionale tra la popolazione eleggibile di oltre 12 anni è di circa il 31%. Primo posto come contagi, la capitale Bucarest occupa, invece, sempre la prima posizione nelle statistiche relative alla vaccinazione, con la metà degli abitanti immunizzati.
Complessivamente, solo 5,3 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose nei circa 9 mesi di campagna, di cui quasi 5,2 milioni hanno completato il ciclo vaccionale. La campagna di immunizzazione nell’insegnamento preuniversitario comincia lunedì 13 settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico, mentre nelle università dal 1 ottobre. In entrambi i casi, durerà due mesi. Al momento, nelle terapie intensive sono disponibili circa 850 posti letto destinati ai malati di coronavirus. Più ospedali di Bucarest estenderanno gli spazi per accogliere i malati in gravi condizioni.
A questo punto, è stato prorogato lo stato di allerta, che porta come unica modifica il prolungamento della validità dei test antigenici da 24 a 48 ore. Rivista anche la lista dei Paesi a rischio epidemiologico, in base alla quale viene imposta o meno la quarantena alle persone in arrivo in Romania. Da domenica, la Bulgaria passa in zona rossa, in seguito alla salita della curva epidemioligica. La Germania passa nella fascia gialla. Invece, in seguito al calo dell’incidenza, il Portogallo va in zona gialla, mentre gli Emirati Arabi Uniti in quella verde. Rimangono in zona rossa Israele, Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Grecia e Turchia, mentre in quella gialla Spagna, Paesi Bassi e Belgio. L’Italia e la Repubbica di Moldova sono in lista verde.