Coronavirus: reazioni alla proclamazione dello stato di emergenza
Lo stato di emergenza per 30 giorni proclamato dal presidente Klaus Iohannis è necessario per prendere le migliori decisioni nel gestire gli effetti della crisi del coronavirus, spiega il capo della Cancelleria del premier, Ionel Dancă. Non saranno intaccati i diritti e le libertà dei cittadini e il Governo potrà prendere più rapidamente misure di approvvigionamento con materiali sanitari e farmaci, aggiunge Ionel Dancă. Il decreto dovrebbe essere approvato giovedì dal Parlamento bicamerale di Bucarest.
Bogdan Matei, 17.03.2020, 11:28
Intanto, il presidente della Camera dei Deputati e leader socialdemocratico ad interim, Marcel Ciolacu, ha già chiesto al Governo liberale di prendere misure di sostegno finanziario per le compagnie che registrano perdite causate dalla pandemia di coronavirus, ma anche per la popolazione. Ciolacu ha accennato, tra laltro, alla possibilità di sospendere il pagamento delle rate bancarie e al congelamento dei prezzi delle utilità, gas, energia elettrica, telefono, televisione e internet, per un periodo compreso fra tre e sei mesi. Per quanto riguarda le compagnie, il PSD chiede che lo stato paghi il 75% dellindennità di disoccupazione, per un determinato periodo, ma anche il rimborso dellIVA e il pagamento dei congedi di malattia restanti.
La decisione del presidente romeno di dichiarare lo stato di emergenza è buona, però va chiarita il prima possibile, perché per il momento ha generato panico e la gente non sa a che cosa aspettarsi – è del parere lex premier tecnico Dacian Cioloş, attualmente leader PLUS ed eurodeputato centrista. Cioloş ha accennato alle misure prese dalla Commissione Europea, tra cui lIniziativa sugli investimenti per rispondere alla crisi generata dal COVID-19. Questiniziativa impiega principalmente il denaro non speso dai fondi di coesione e la Romania potrebbe beneficiare in questo modo di oltre tre miliardi di euro, aggiunge Cioloş.
I commentatori anticipano numerosi suggerimenti e intimazioni di questo tipo rivolti al Governo PNL presieduto da Ludovic Orban. Il governo è stato insediato nuovamente nei giorni scorsi, con voti dei senatori e dei deputati di tutta la scena politica ed è, così, in debito con gli altri partiti, dal momento che i liberali ricoprono poco più del 20% dei seggi nel Parlamento.