Coronavirus: misure urgenti dal Parlamento Europeo
Con un’aula semi-vuota e la maggior parte dei deputati a votare a distanza, il Parlamento Europeo ha approvato ieri un pacchetto di misure urgenti per far fronte all’epidemia di Covid-19. L’iniziativa di investimento di risposta al Coronavirus dirigerà 37 miliardi di euro per mitigare l’impatto della crisi e sostenere i sistemi sanitari, le piccole e medie imprese, il mercato del lavoro e i più vulnerabili settori economici. Gli eurodeputati hanno approvato anche l’estensione del Fondo di solidarietà dell’UE per coprire le emergenze sanitarie pubbliche, rendendo disponibili fino a 800 milioni di euro per i Paesi comunitari nel 2020.
Eugen Coroianu, 27.03.2020, 12:15
Con un’aula semi-vuota e la maggior parte dei deputati a votare a distanza, il Parlamento Europeo ha approvato ieri un pacchetto di misure urgenti per far fronte all’epidemia di Covid-19. L’iniziativa di investimento di risposta al Coronavirus dirigerà 37 miliardi di euro per mitigare l’impatto della crisi e sostenere i sistemi sanitari, le piccole e medie imprese, il mercato del lavoro e i più vulnerabili settori economici. Gli eurodeputati hanno approvato anche l’estensione del Fondo di solidarietà dell’UE per coprire le emergenze sanitarie pubbliche, rendendo disponibili fino a 800 milioni di euro per i Paesi comunitari nel 2020.
Il Parlamento ha inoltre votato la sospensione temporanea delle norme UE relative agli slot aeroportuali, al fine di fermare i voli a vuoto causati dall’epidemia. Le norme aeroportuali obbligano, infatti, le compagnie aeree ad operare almeno l’80% delle loro bande orarie di decollo e atterraggio, altrimenti rischiano di perderle per la stagione corrispondente successiva. In aula erano presenti solo il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, e 32 eudeputati a distanza di sicurezza gli uni dagli altri, che hanno sollecitato nei loro interventi una maggiore solidarietà tra gli stati membri, collaborazione e frontiere interne aperte, per consentire le consegne dei dispositivi medicali e delle merci.
David Sassoli ha dichiarato che il Parlamento europeo non si fermerà, nonostante la pandemia. E’ solo così che possiamo rendere un servizio alle persone, alle nostre comunità e al personale sanitario che si sta sacrificando nelle corsie dei nostri ospedali in tutta l’Europa, ha sottolineato David Sassoli. Da parte sua, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha spiegato che la libera circolazione delle merci e dei servizi è l’unica modalità per evitare i blocchi nell’approvvigionamento, pronunciandosi per un’azione congiunta anche per mantenere il mercato unico.
Sempre ieri, i leader del G20, riuniti in videoconferenza, hanno promesso iniezioni di oltre 5.000 miliardi di dollari nell’economia mondiale, come parte della risposta coordinata alla pandemia di coronavirus. I leader del G20 hanno annunciato maggiori capacità di produzione per far fronte alla domanda crescente per dispositivi medicali e assunto l’impegno di mantenere il flusso transfrontaliero di beni e servizi, nonchè di risolvere i disagi nelle catene globali di approvvigionamento e facilitare il commercio internazionale. Agli stati del G20 si sono affiancati Paesi colpiti dal Covid-19 – Spagna, Giordania, Singapore o Svizzera, ma anche dirigenti di organizzazioni mondiali: l’ONU, la Banca Mondiale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Organizzazione Mondiale del Commercio.